Siclari interviene sul caso Viola: “Sanzione sproporzionata. In questa battaglia sarò al fianco della squadra. Chiederò di incontrare il presidente della Fip”

«Fermo restando l'imprescindibile rispetto della legge e del giudizio del tribunale federale, rimango però colpito dalla sproporzionata sanzione di 34 punti ai danni della Viola Reggio Calabria». Lo afferma il senatore di Forza Italia, Marco Siclari, dopo essersi lungamente confrontato con l'avvocato Francesco Benedetto, legale della società neroarancio e membro del CdA ed aver sentito anche il presidente Raffaele Moanestero. Il senatore ha inteso approfondire la questione rilanciata dagli organi di stampa, relativa alla decisione del Tribunale federale sulla vicenda riguardante la falsa fideiussione presentata dalla società all'atto dell'iscrizione al campionato. Come sostenuto sin dalle prime battute e come ribadito anche dall'avvocato Benedetto, la Viola Reggio Calabria si trova di fronte ad una beffa: non solo aver subito una truffa ed essere parte lesa, ma vedere anche azzerati gli enormi sacrifici compiuti nel corso della stagione, che hanno permesso il raggiungimento dei playoff promozione. Secondo la Procura Federale, il presidente Monastero avrebbe una "colpa in vigilando" per non aver partecipato al processo di emissione della fideiussione poi rivelatasi falsa, tesi confermata dal Tribunale con la contestazione dell'illecito sportivo ed il patron Giovanni Cesare Muscolino è accusato di frode sportiva, con il minimo della pena inflitta.

«Un tribunale federale deve sicuramente applicare la legge – afferma Siclari prendendo atto e rispettando tale decisione – ma lo sport non può essere mortificato da una fideiussione che nulla a che vedere con i giocatori e i tifosi, e che, a mio parere, spetterebbe agli organi competenti ed istituzionali verificarne la validità o meno della stessa fermo restando la verifica di colpevolezza, qualora ci fosse, di chi ha richiesto la fideiussione e che in questo caso non risulta essere coinvolto sul processo di rilascio della stessa. Ma è di tutta evidenza come, nel caso in cui dovesse risultare una simile circostanza dove non ha alcuna colpa la squadra sul processo di rilascio della fideiussione, occorrerebbe dare un breve margine alla società stessa per poter presentare una nuova fideiussione perfettamente in regola.

Non si può mortificare il senso di uno sport sano come il basket, vissuto con passione dall'intera cittadinanza e che a Reggio Calabria rappresenta anche una tradizione decennale, per un fatto che la società stessa non poteva prevedere. I giocatori, con infiniti sani sacrifici, hanno conquistato sul campo le vittorie. Ad essi, o meglio alla squadra, è stata riconosciuta di fatto una responsabilità oggettiva, in quanto non direttamente responsabile. Ma non comprendo perché hanno riconosciuto il massimo della pena prevista.

Si tratta pur sempre di sport, ma anche di importanti fenomeni di aggregazione che richiedono anche una giusta dose di tolleranza ed elasticità. Agli occhi di qualunque avvocato e sportivo, tale pena appare totalmente sproporzionata. Trovo assurdo che a pagare siano soprattutto i giocatori, e poi ancora i tifosi ed una città intera mortificata non solo dalla crisi imperante, ma anche da tutti quegli eventi succedutisi nel corso degli ultimi anni. La Viola rappresenta un esempio di sana crescita sportiva in una terra povera. Lo sport, rappresenta lo strumento per la nascita di presidi di certa legalità».

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Il senatore Siclari assicura: «In questa battaglia saremo al fianco alla città, ai tifosi e allo sport, in particolar modo, in questo caso, al basket. È per tale ragione che chiederò un incontro al presidente della Fip, Gianni Petrucci, per discutere assieme a lui innanzitutto delle certezze e delle garanzie che il basket possa continuare ad esistere a Reggio Calabria, attraverso una massima attenzione da parte delle istituzioni sportive, le quali hanno il compito di investire specialmente nei territori in maggiore difficoltà».