Viola, Coppolino: “Progetto quadriennale, un milione sùbito. Roster quasi ultimato: quest’anno, obiettivo-playoff”

confvioladi Mario Meliadò - Salvatore della Patria o 'Mimmetto-2' (nomignolo poco brillante affibbiatogli ricordando una stagione cestistica in cui un delicato problema individuale provocò una grande delusione collettiva)? Questo potrà dirlo solo la storia di una squadra e di una società.

Ma Aurelio Coppolino da Barcellona Pozzo di Gotto, dimenticata (...esclusivamente da lui, temiamo...) la vicenda di un titolo sportivo che solo pochi giorni fa sembrava sul punto di prendere la nave-traghetto, destinazione Messina & dintorni, ha in tasca un «progetto almeno quadriennale» e – trasferitosi armi e bagagli sull'altra sponda dello Stretto – si dice ormai reggino ad honorem.

A Palazzo San Giorgio, accanto al sindaco Giuseppe Falcomatà (e al neoresponsabile marketing Paolo Frascati, il presidente regionale della Fip, la Federazione italiana pallacanestro, Paolo Surace e a Marisa Lanucara in rappresentanza del presidente calabrese del Coni Maurizio Condipodero, nella Capitale per motivi istituzionali), per Coppolino è stato 'il battesimo del fuoco', la conferenza stampa di presentazione del nuovo presidente (lui), del nuovo assetto societario, di una Viola completamente diversa che s'accinge a riaffacciarsi sui parquet di mezza Italia dopo aver preso uno sganassone da knock-out, con la retrocessione sancita causa false fidejussioni.

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Certo, è sempre difficile azzeccare un approccio collettivo quando davanti vedi scetticismo ed entusiasmo insieme, la voglia di far riesplodere un PalaCalafiore nuovamente pieno come un uovo epperò al contempo la saudade per i tempi gloriosi di un passato oggettivamente arduo da far tornare... e questo non vale certo per la sola stampa (anzi).

Lui, l'amministratore unico-direttore generale-presidente (anzi no!, «io voglio essere Aurelio: il Presidente siete tutti voi!, il Presidente sono tutti quelli che vogliono bene alla squadra...», è il suo allisciamento da maestro) lo dice sùbito con chiarezza: «La Viola è nata e risorta quattro volte: 1966 quando è stata fondata, 1998 anno della prima rinascita, 2010 anno della seconda rinascita, 2018 anno della terza rinascita che speriamo possa anche essere l'ultima. Abbiamo grandi progetti per la Viola – prosegue Coppolino –, con un milione di euro pronto per questa stagione abbiamo la dotazione finanzaria più importante dell'intera serie B a eccezione della sola Caserta, il roster per sette decimi è completo, nella notte – questa la 'chicca delle chicche' – abbiamo ufficializzato Matteo Mecacci come nuovo allenatore».

Sì, 'quel' Mecacci, il coach che s'è messo in grande evidenza vincendo il torneo di serie cadetta (proprio quello che dovrà affrontare quest'anno il team neroarancio...) con la Mens Sana Siena, con cui poi ha allenato (quasi sempre da vice, per l'intero biennio) anche in A2. Francesco Trimboli sarà il suo vice (team manager annunciato, Beppe Favano; brand manager sarà Claudio Sgrolla. Mentre c'è un accordo biennale col nuovo sponsor tecnico Erreà, la quotata azienda d'abbigliamento sportivo del Parmense della famiglia Gandolfi).

Certo, ci sarebbero da menzionare le trattative con Lucio Laganà («con lui siamo in ottimi rapporti, anche perché il suo fine-carriera è stato proprio nella Cestistica Barcellona, la squadra della mia città, e perché ho una conoscenza col figlio, che sarà play del team barcellonese per il prossimo campionato di A2: Lucio però non ha potuto accettare perché impegnatissimo a portare avanti il suo progetto-Lumaka»), con Donato Avenia, con un altro 'mito-Vi0la' come Lino Lardo... ma insomma alla fine è Mecacci, ed è un'ottima pietra da cui partire. Al punto che Aurelio Coppolino non ha neanche atteso la conferenza stampa, e la formalizzazione col coach neroarancio l'ha 'lanciata' nottetempo sui social network...

Per Mecacci c'è un contratto biennale. «Siamo certi d'aver messo la Viola in mani sicure. Con Lino Lardo –aggiunge Coppolino – ci abbiamo provato fino all'ultimo, sappiamo bene che Lino è 'patrimonio' della città di Reggio Calabria e ha lasciato qui un ricordo indelebile. Lui ci ha riflettuto molto ma poi, per motivi professionali, ha preferito declinare l'invito: noi però non disperiamo di riuscire a coinvolgerlo comunque, più avanti. Aggiungo: sto interloquendo con Mario Porto per un ruolo dirigenziale... Reggio è piena di 'tesori' anche cestistici, faremo di tutto per valorizzarli al meglio».

Ne ha, benzina, Coppolino. E 'faccia a faccia' svela che « quanto al roster, è già chiuso per 7/10 ed è assolutamente competitivo. Nelle prossime ore, con Mecacci faremo già un primo check della programmazione sportiva»; evidenzia che il suo è un progetto «prima sportivo, poi imprenditoriale, poi sociale» e che «sarà coinvolto tutto il territorio: calabrese, non reggino...».

Del resto, il presidente neroarancio lo ripete più volte durante l'incontro coi giornalisti, il suo 'modello' «è la Dinamo Sassari: un 'modello' vincente di caratura europea, una squadra che con risorse relative ma straordinaria capacità di programmazione ha rapidamente scalato le classifiche fino a vincere lo scudetto. Ma questo straordinario obiettivo è stato conseguito coinvolgendo tutti, facendo rete, utilizzando il supporto e poi supportando le imprese regionali e diventando un 'motore' pure economico di tutta la Sardegna... Noi, nel nostro piccolo, cercheremo di emularla; e non solo sotto il profilo sportivo: non sto dicendo che miriamo allo scudetto, ma che c'è un 'modello di riferimento' e si chiama Dinamo Sassari, peraltro unica società nell'A1 di basket a generare utili. Per esempio, ci sarà una grande attenzione anche al movimento cestistico calabrese, con progetti come Welcome To Reggio e Viola 2020. E poi, questo è un progetto complessivo vincolato territorialmente: tranquilli, da Reggio non ce ne andremo. Ma guardate insieme a noi all'obiettivo di fondo: la Viola, un passettino alla volta, coi piedi ben piantati per terra..., tende però a riposizionarsi nel solco della sua splendida storia. Condivisione, visione, tenacia e problem solving sono i nostri valori: nella nostra società è bandito il termine 'problema', non esistono 'problemi' ma solo margini di miglioramento».

Come accennato, per Aurelio Coppolino l'obiettivo sportivo del campionato che inizierà tra qualche settimana è raggiun.gere i playoff e almeno il quarto posto in campionato. Ma il dirigente sportivo e patron della 'nuova' Viola si sofferma a più riprese sul fronte socio-imprenditorial-istituzionale: «Serve il coinvolgimento di tutti, lo ripeto. Anche per questo motivo, come d'accordo col sindaco Giuseppe Falcomatà, verranno realizzati specifici 'tavoli' con le Istituzioni, con le aziende, con gli stessi tifosi... E per 'saldare' al massimo l'amore con la gente reggina e calabrese e col territorio ci avvarremo anche di professionisti con grandissima preparazione specifica, dal versante sportivo alla comunicazione al marketing. Per centrare l'impresa, serve remare tutti dalla stessa parte».

Proprio per far capire a tiepidini, scettici e ipercritici da che parte sta 'veramente' la nuova dirigenza neroarancio, Coppolino in conferenza stampa 'esplode' un'altra cartuccia: «La maxipenalizzazione e la retrocessione? Non è detta l'ultima parola, eh; fermo restando che io comunque, al di là di quanto detto poco fa, ringrazio Muscolino, Monastero e Condello per quanto fatto. Non anticipo le argomentazioni, ma nei prossimi mesi la nuova società presenterà ricorso, tramite un pool di qualificatissimi legali, affinché venga ritirata una sanzione che ha penalizzato davvero eccessivamente non una squadra o una società sportiva, ma l'intera Calabria».

E le aziende? «Non dimentichiamo le aziende, fondamentali anche loro nel nostro progetto... Guardate: nello sport moderno non esistono più da tempo le 'sponsorizzazioni', esistono le partnership. Noi punteremo su questa carta vincente. A ogni partita, le aziende partner andranno presentate al pubblico come si presenta un atleta, e anche per questo stiamo ragionando su percorsi di formazione per risorse umane 'dedicate'». E nel torrenziale intervento di Aurelio Coppolino "spunta" la notizia di una possibile, euforizzante sinergia con la Reggina, «già nei prossimi giorni perfezioneremo i contatti con Giusva Branca perché il nostro desiderio è coinvolgere questa società 'fiore all'occhiello' della Reggio sportiva, come anche su altro versante la Lumaka, la Vis, tante altre realtà espressioni del territorio. Del resto, stiamo parlando di una città che per anni ha avuto la squadra di calcio in serie A, la squadra di basket in serie A, la squadra di pallavolo femminile in serie A, la squadra di calcio a 5 e di calcio a 5 femminile in serie A... fare 'rete' è a maggior ragione fondamentale: quando c'è condivisione, nessun obiettivo è precluso».

Certo però il denaro è importante. «Noi per la stagione avremo un budget di oltre un milione di euro, l'ho già detto: sarò più preciso nei prossimi giorni, ma sappiate – così Coppolino, titolare di un'azienda di servizi che tra i propri clienti vanta anche l'Inter – che io ho messo in bilancio tutte le voci, da imprenditore; anche le multe che potremmo prendere». E questo milione da dove arriva? «C'è una parte – spiega il presidente della Viola – di cui nulla posso dire, perché vincolata da segreto. Un'altra parte di denaro 'ereditata' dalla precedente gestione. E poi ci sono 6-700mila euro di budget completamente nuovo: per una buona porzione soldi che metto io personalmente, per il resto vari nominativi che ho sùbito condiviso con Falcomatà e con l'intero gabinetto del sindaco».

Per parte sua, il primo cittadino ha chiarito d'aver avuto «un'importante interlocuzione, nelle ultime settimane» con la nuova dirigenza neroarancio. Perché? «Tutto ciò che ruota intorno a realtà d'eccellenza come Reggina e Viola non può sicuramente classificarsi solo come un fenomeno sportivo: sono dei 'beni comuni', importante che le Istituzioni dimostrino presenza, vicinanza, attenzione rispetto al futuro di questi beni comuni. Proprio per questo, però, dopo le recenti gravi delusioni era importante partire col piede giusto. Noi abbiamo ascoltato il progetto tecnico-sportivo e il progetto imprenditoriale, da Istituzione abbiamo chiesto la garanzia di un progetto che avesse i crismi della legalità e della trasparenza, che avesse un riflesso sociale. E che incarnasse discontinuità rispetto al passato: i danni sportivi subiti dalla squadra con la retrocessione sono stati anche danni d'immagine inflitti alla città. E poi, abbiamo chiesto rassicurazioni in termini di continuità: non vorremmo mai ritrovarci in una situazione come quella paventata all'inizio del mese, con la possibile trasmigrazione del titolo sportivo fuori da Reggio Calabria, sicché abbiamo espressamente chiesto al presidente Coppolino che, ove mai in futuro ritenesse di cedere il titolo sportivo, esso rimanga in ogni caso in città».

Oltre poi a Lanucara e Surace, spazio quindi a Paolo Frascati ('anticipato' dal presidente, straripante anche nel leggerne un curriculum davvero chilometrico). Il responsabile marketing della Viola, nel ribadire il concetto di «partenariato imprenditoriale, con un approccio nuovo alla collaborazione con le aziende – anche perché «se c'è qualcuno che crede nel nostro progetto, noi siamo i primi a credere in chi nel nostro progetto crede» –, ha evidenziato i «tanti punti in comune con la mia pregressa esperienza proprio nella Reggina: identità, conoscenza della soria della città e valorizzazione sociale attraverso i giovani... Tutti questi elementi li ritroverete sempre, in ogni progetto che andremo a fare».

E ha annunciato corpose riduzioni dei prezzi degli abbonamenti («la media-abbondamenti passa da 190 euro a 119 euro», con una «diminuzione del diritto di prelazione pari a circa il 30%»). Un taglio «fortemente voluto dalla proprietà, perché la diminuzione della categoria sportiva chiaramente diminuisce il valore dell'evento, del prodotto sportivo; ma anche perché la confusione, tutto quello che è successo doveva avere ovvi riverberi in termini di pricing».

E poi due grandi novità: «Fino ai 18 anni d'età, nessuno paga se non un euro che è il costo vivo dell'emissione del biglietto; stessa cosa per gli over-70, le 'nuove età'. Sono stati confermati anche i 'pacchetti famiglia' per ogni singola categoria». Cambia il timing della campagna-abbonamenti, «inizierà il 20 agosto: Reggio è una città di mare, ma la gente va in vacanza ugualmente e dunque non ci sembrava corretto iniziare la campagna di prelazione il 6 agosto, con tanta gente fuori città. Dal 20 agosto al 3 settembre, due settimane per esercitare il diritto di prelazione; dal 4 al 18 settembre, sempre al Pianeta Viola, la possibilità di rinnovare la vostra 'fede'... Da 320 calano a 225 euro gli abbonamenti-sostenitori; a 135 quelli per il numerato centrale, 115 per il laterale, 70 "secondo anello" e «50 per i supporter, per 14 partite». Già, i tifosi: perché Coppolino, aspetto importante anche per l' 'animo' neroarancio, ha fortemente voluto «l'inserimento di una Tribuna secondo anello 'Cmr': 'Curva Massimo Rappoccio'».

Per la prima volta – oltre al futuro, 'classico' addetto stampa – la Viola si doterà (segno dei tempi!) di un social media manager. Quanto al progetto Welcome to Reggio, Frascati rileva che «come annunciato al sindaco, questo aspetto unirà identità e territorio: inviteremo i giovani dell'intera Calabria a fare una gara, la domenica mattina, prima della partita casalinga della Viola. E inviteremo ad accompagnarli pure i genitori: sicché i ragazzi under-18 potranno entrare a un euro, come già anticipato, mentre i genitori potranno vedere la partita a un prezzo 'simbolico'. In più, inviteremo tutti loro a pranzare presso le nostre aziende partner, per valorizzarle adeguatamente e spingere davvero sulla leva della partecipazione e della condivisione, per le famiglie calabresi come per le imprese della nostra 'rete'».