Acqua, Uil: "Bene legge regionale"

"Il Consiglio regionale ha approvato la Legge regionale sul riordino del servizio idrico integrato, una norma relativa ad un importante settore che comprende dalla captazione e potabilizzazione della risorsa idropotabile fino alla depurazione, passando per tutto il sistema di adduzione e distribuzione. Senza entrare nel merito dei contenuti della Legge, esprimiamo apprezzamento per l'iniziativa della Regione. Auspichiamo che l'attuazione completa di questa nuova legge possa porre fine a disfunzioni ed inefficienze presenti in questo ambito, tra cui il sistema depurativo che sicuramente, per gli impatti diretti ed indiretti sull'ambiente, merita grande attenzione". E' quanto affermano, in una nota congiunta, il segretario generale Uiltec Calabria Luigi Campana e il segretario generale della Uil calabrese, Santo Biondo. "Nel contempo - proseguono Campana e Biondo - esprimiamo preoccupazione per la salvaguardia dei posti di lavoro in tutte le gestioni esistenti e in particolare sul futuro di Sorical, titolare dal 2003 di una concessione trentennale per la gestione di un importante segmento del ciclo idrico integrato quale la captazione, la potabilizzazione ed adduzione dell'acqua ad uso potabile e rappresenta, in Calabria, la più grande realtà qualificata e specializzata in tale settore". "La recente approvazione della legge regionale sul ciclo integrato delle acque è un buon preludio per definire finalmente una questione annosa che si protrae da molto tempo - sostengono Campana e Biondo - e certamente i lavoratori di Sorical saranno attori principali nel nuovo contesto che si intravede nel prossimo futuro. Le loro professionalità non possono essere trascurate ne messe da parte. La scelta dell'amministrazione regionale che è stata accolta ed approvata dal Consiglio regionale era attesa da tempo. Emanata la legge adesso la sfida importante da parte della Regione è il passaggio alla piena operatività della nuova governance del servizio idrico, una sfida che deve passare obbligatoriamente dalla corresponsabilizzazione degli enti locali".

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"In questa delicata fase di transizione - concludono Campana e Biondo - la nostra organizzazione sindacale non può non porre l'attenzione sulla tenuta occupazionale di un'operazione importante e non più rinviabile per il territorio calabrese. Allo stesso tempo, però, siamo convinti che la riorganizzazione di un settore strategico per l'economia regionale debba tenere nella debita considerazione le aspettative dei cittadini calabresi focalizzate ad ottenere un miglioramento delle prestazioni erogate e, soprattutto, un adeguamento del peso economico dello stesso in termini di tariffe per il servizio reso"