Minniti e Oliverio chiudono "Cantiere Calabria": "Basta emergenza, puntare su visione"

cantiere calabria oliverio minniti  - 9"Come sistema paese siamo riusciti a tenere insieme il principio della vivibilità e delle bellezza con il principio della sicurezza". Lo ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti a Rende, per "Cantiere Calabria", iniziativa organizzato dalla Regione. "L'attacco di ieri a Londra - ha aggiunto - dimostra che siamo sotto minaccia, una minaccia terroristica forte e potente. Negli anni abbiamo messo in campo due elementi fondamentali: che la sicurezza è un bene comune e vive se condiviso. Il luogo più sicuro è il luogo più vissuto, facile a dirsi, complicato a farsi, soprattutto quando ci confrontiamo con un terrorismo a prevedibilità zero. Tuttavia, abbiamo lavorato con pazienza e grazie al lavoro delle nostre forze di polizia, oggi non abbiamo luoghi belli e blindati, ma un paese bello che può essere guardato. Il compito della sicurezza è quello di consentire a chiunque di guardare le bellezze dell'Italia sentendosi sicuro". 

--banner--

"Mai come adesso il destino dell'Italia è profondamente intrecciato con quello della Calabria. Noi calabresi siamo, come tutte le minoranze etniche, molto corsi fuori dalla Calabria, meno quando siamo inCalabria. Questo è tipico delle minoranze etniche, ma adesso dobbiamo fare uno sforzo e passare dalle identità di minoranza alla volontà di rappresentanza un pezzo grande dell'Italia. La Calabria è l'Italia e l'Italia è la Calabria". Lo ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti ministro dell'Interno intervenendo alla giornata conclusiva di Cantiere Calabria, evento organizzato dalla Regione, per rendere note le attività poste in essere dalla giunta regionale. "Per tre giorni la Calabria è stata al centro della discussione - ha aggiunto - e la cosa importante è che l'Italia in questi giorni ha guardato alla Calabria. Il punto cruciale è puntare sugli elementi positivi. Siamo votati al pessimismo, ma in questo momento l'Italia e la Calabrianon hanno bisogno di pessimismo. Siamo un Paese che può migliorare e che oggi ha ritrovato un punto di riferimento anche nella dinamica internazionale".

"Lavoro e legalità sono le parole chiave di ogni progetto. Devono essere la nostra ossessione". Lo ha detto Marco Minniti, oggi a Rende. "Creare lavoro è l'obiettivo primario che dobbiamo avere - ha continuato -. Su questo si vince o si perde la sfida. Dare una prospettiva alle nuove generazioni, perché se uno su due dei nostri figli non c'è la fa non possiamo parlare di società giusta. L'altra questione è la legalità, che non è il freno dello sviluppo, è una precondizione dello sviluppo. La 'ndrangheta costituisce oggi il principale nemico allo sviluppo della Calabria. Se vogliamo affrontare il tema dello sviluppo e della crescita dobbiamo affrontare il tema della 'ndrangheta, non per contenerla, non per tenerla a freno ma per sconfiggerla". 

"La Calabria è una delle regioni più belle, in alcuni casi folgorante. Il nostro compito è conservarla e valorizzarla. Il Mezzogiorno ha bisogno dell'Italia e della Calabria. Come si può pensare ad una politica del Mediterraneo se la Calabria è fuori?". Così il ministro dell'Interno Marco Minniti. "Un'Italia forte - ha proseguito - deve misurarsi con l'idea di presentarsi come un Paese unito. La Calabria ha una collocazione geopolitica fondamentale, quindi è fondamentale parlare anche di una piccola politica estera della Calabria, utilizzando le università calabresi come risorse straordinarie di formazione e cultura. Nei prossimi quindici anni il punto cruciale sarà il rapporto tra l'Europa e L'Africa, e la Calabria è nel mezzo, il ponte naturale. Se l'Africa starà bene anche l'Europa starà bene, e la Calabria non può non considerare la propria posizione come una risorsa da sfruttare". 

"Vengo interrogato su cosa oggi è di sinistra, ecco penso che un progetto progressista sia quello che cancella l'emergenza e mette in campo una visione. Il progresso il cambiamento reale è sempre stato dentro una visione. La politica che è una visione vince la partita del consenso, una politica che non è una visione non vince". A dirlo il ministro dell'Interno Marco Minniti, intervenendo, a Rende, alla giornata conclusiva di "Cantiere Calabria", evento organizzato dalla Regione per rendere note le attività poste in essere dalla giunta regionale e tracciare le linee future. "Queste iniziative - ha aggiunto - sono importanti, ma non basta che sia solo una iniziativa di successo, ma dovete e dobbiamo pensarla come una sfida democratica. Dobbiamo partire dal progetto forte presentato oggi, che si realizza solo se cresce la fiducia del popolo calabrese. Questa sfida deve vivere all'interno della comunità calabrese, ma non con le chiacchiere, con i progetti. Siamo in un mondo dove c'è un gigantesco logoramento delle parole. La politica deve comprende che le parole si sono logorate e deve dare maggiore rilievo ai fatti, piuttosto che alle parole. Solo così vinceremo questa partita, conquistando cuore e cervello dei calabresi, che deve partire dal palazzo, ma non si vince nel palazzo, bensì per strada. Si vince nel rapporto con la gente, si vince nella capacità di prospettare un percorso comune. Compito della politica è non parlare soltanto a singoli pezzi della società, perché rischia alla fine di rimanere imbrigliata dentro le divisioni della società. La forza della politica deve essere quella di partire dal concreto, ma far passare i messaggi ovunque". "Noi - ha concluso Minniti - dobbiamo sforzarci sempre di più per separare il destino dellaCalabria da una parola: emergenza. L'emergenza non aiuta a risolvere i problemi. Questo progetto per la Calabria ha l'obiettivo di cancellare la parola emergenza".

 

E’ stato il Presidente Mario Oliverio a chiudere stamane il “ Cantiere Calabria” per tre giorni attivo presso l’Università della Calabria a Rende, stabilendo una ricognizione, un ampio confronto, un momento di verifica sull’attività di programmazione e la contestuale fase operativa ormai entrata nel vivo a due anni e mezzo dall’insediamento del governo regionale. Una tre giorni- è detto in un comunicato dell’Ufficio stampa della Giunta- che ha mostrato nel concreto i risultati già raggiunti e che ha contato quale ultimo intervento quello del Ministro dell’Interno Marco Minniti.

Dal Presidente della Regione, un significativo discorso, venuto dopo i ringraziamenti che ha voluto volgere ai partecipanti a “Cantiere Calabria”: i rappresentanti del Governo che hanno partecipato ad alcuni tavoli tra i più rilevanti, i ministri dell’Interno Minniti, dell’Agricoltura Martina, del Mezzogiorno e della Coesione sociale De Vincenti, dello Sport Lotti, il Ministro Delrio, costretto per impegni internazionali a non partecipare e sostituito dal Sottosegretario Del Basso De Caro; i parlamentari calabresi; gli assessori e i consiglieri regionali; i segretari nazionali ed i rappresentanti delle forze sociali nazionali e regionali; gli amministratori delegati di grandi enti di Stato quali Anas, RFI, Enea, Sorgenia; i Rettori delle Università calabresi, il Magnifico Rettore dell’Università della Calabria che ha ospitato la manifestazione, Crisci; i Presidenti delle Province, i Sindaci, gli amministratori locali.

“ Non è un caso aver voluto questa tre giorni in una delle Università calabresi- l’esordio di Oliverio-. Abbiamo fatto una scelta: costruire un rapporto con il sistema universitario calabrese che fosse il superamento anche di relazioni distorte tra la politica, le istituzioni ed il sistema universitario. Abbiamo sottoscritto un Protocollo con quest’ultimo, abbiamo destinato 128 milioni di euro per l’alta formazione e per consentire ai nostri giovani ed alle nostre ragazze di poter esercitare il diritto allo studio anche in conseguenza del fatto che i tagli che nel corso di questi anni sono stati inferti al sistema universitario pure in conseguenza della crisi, hanno prodotto in particolare nel sistema universitario meridionale e nelle università calabresi una condizione di difficoltà più accentuata. Abbiamo costruito questo rapporto, destinando risorse importanti, credo per la prima volta nella storia del sistema universitario calabrese, in via prioritaria per consentire ai nostri ragazzi di poter accedere agli studi, perché le graduatorie non si fermassero ad un certo punto. Abbiamo investito in questa direzione, nella qualità degli studi, dell’alta formazione, creando le opportunità perché i nostri giovani possano rimanere qui a far ricerca. Voglio ringraziare i Rettori delle Università calabresi per avere raccolto questa sfida sulla quale andiamo avanti, perché le università calabresi, che non hanno niente da invidiare alle migliori esperienze nazionali ed europee, come di recente evidenziato da istituti specializzati, sono il primo punto di riferimento per costruire il futuro di questa terra.”

“Questa tre giorni- ha proseguito- non è stata una passerella; c’è stata una partecipazione intensa non solo e non tanto quantitativa ma qualitativa, espressione di competenze, rapporti, un confronto vero. Perché Cantiere Calabria a poco più di metà legislatura- ha spiegato-. Non solo per mettere a punto, per comunicare quello che fin ora abbiamo fatto ed è stato prodotto, ma soprattutto per coinvolgere, partecipare, edificare le condizioni perché quello che abbiamo programmato possa essere realizzato e possa diventare fatti, cantieri per costruire la nuova Calabria. Noi siamo già in corso d’opera in questo impegno; possiamo dirlo perché non presentiamo impegni ma fatti; in alcuni casi cantieri aperti come abbiamo avuto modo di dimostrare in questa tre giorni, in altri cantieri che stanno per aprire, e in altri ancora cantieri che apriranno perché sono in corso d’opera le procedure. Parlo di cantieri infrastrutturali in primo luogo, come si è visto nella affollatissima assemblea sulle infrastrutture. Abbiamo avviato un processo di modernizzazione perché la Calabria possa uscire dalla perifericità, perché l’accessibilità alla nostra terra è la prima condizione per poter uscire da una condizione di isolamento, potere offrire e offrirsi come opportunità per gli investitori, ma anche per coloro i quali hanno la curiosità che li spinge a venire in questa regione. Devo comunicarvi- ha informato il Presidente Oliverio rivolto alla affollatissima sala- che nella tavola rotonda di ieri sul turismo è stato fornito un dato ufficiale: la Calabria quest’anno ha stabilito un record, dagli ultimi vent’anni, per quanto riguarda le presenze turistiche. Si sono registrate oltre 9 milioni di presenze e questo è un dato importante, significativo. Qualcosa sta cambiando, parliamo di segni che cominciano ad essere positivi, così come comincia ad essere positivo, come emerso ieri nella tavola rotonda sulla Calabria e il Mezzogiorno introdotta dal presidente della Svimez Giannola, come dopo anni di segno meno per il Pil, per le esportazioni, per altri fattori dell’economia, incominciano ad affermarsi segni positivi.”

“ Segno che qualcosa si sta muovendo, nella direzione giusta, che in Calabria non è fermo nulla- ha proseguito il Presidente della Regione- . E’ chiaro che oggi abbiamo la necessità di utilizzare le risorse che abbiamo programmato, consistenti: oltre 9 miliardi di euro tra Por, risorse comunitarie, allocate nel Patto per la Calabria, Pon; programmi settoriali, ancora, come quello delle infrastrutture, un grande programma che permetterà di modernizzare il sistema infrastrutturale. La nuova Ferrovia jonica ha già un cantiere aperto, da Catanzaro Lido sino a Sibari sono state sospese le attività di transito perché ci sono lavori in corso, per realizzare la nuova ferrovia jonica, la metropolitana di superficie in una delle aree della Calabria che nella difficoltà generale della regione ha vissuto per decenni una condizione di più accentuata perifericità, dunque sofferenza.”

“Cantieri aperti, quindi- ha ribadito Oliverio- , un volume di risorse importanti che noi dobbiamo saper utilizzare. Abbiamo programmato con un metodo nuovo, con il concorso delle forze sociali, che ringrazio; un tavolo permanente, con Confindustria, le organizzazioni sindacali, il partenariato, i rappresentanti dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato, perché siamo convinti che una programmazione che non scaturisce dai bisogni del territorio, dalle esperienze reali è una programmazione che cala dall’alto e quindi può correre il rischio di astrarre dalla realtà. Ora questa programmazione entra nel vivo, nel sistema circolatorio dell’economia e della società calabresi. Ed oggi è una messa a punto, dunque, per verificare i cantieri aperti, quelli che si apriranno ma anche e soprattutto per accelerare i processi necessari alla realizzazione degli obiettivi che noi ci siamo posti.”

“ Un grande progetto, questo,- ha ancora spiegato- che richiede fatica quotidiana, impegno, coinvolgimento, concorso di energie ed anche una nova regione. In questa prima fase della legislatura , abbiamo lavorato per smontare la vecchia regione e grande parte di questo lavoro lo abbiamo già fatto. Vorrei ricordare quanto ho già avuto modo di dire in questa tre giorni: nel pianeta che ha ruotato e ruota ancora in parte intorno alla casa madre che è la Regione, il pianeta degli enti sub regionali, delle società in house, delle fondazioni, delle partecipate, noi abbiamo messo mano. Nessuno si è accorto, anche per un difetto di comunicazione, che è andato avanti un processo, irreversibile. Abbiamo messo in liquidazione mulini come Calabria etica, Calabresi nel mondo, Ardis, Field, quei mulini che hanno macinato risorse, sprecato energie ed alimentato spesso la clientela e il malaffare. Non abbiamo sostituito la targa o il colore alla targa, li abbiamo smontati, messi in liquidazione e questo significa liberare risorse che devono essere utilizzate per lo sviluppo produttivo, per la riqualificazione dei servizi, per sostenere il sistema della formazione. Costruire, cioè, la nuova Calabria. Nulla sarà più come prima dopo questa esperienza di governo.”

“Stiamo lavorando con una bussola- ha indicato inoltre Oliverio-: bisogna determinare riforme strutturali nella vita della Regione, costruire la nuova Regione, fare dunque un’opera complessa, ovvero sostituire alcuni pezzi, buttarne molti, con la macchina in corsa, perché se noi potessimo fermarla per poi riaccenderla dopo il periodo necessario per fare questa operazione sarebbe cosa semplice. Ma non è possibile fare questo perché la macchina pubblica non si può fermare per essere aggiustata e proprio per questo stiamo facendo una operazione in Calabria, un tentativo. Non so se ci riusciremo; io credo di si, sono ottimista. Un tentativo di fronteggiare le emergenze, non farsi da queste risucchiare e di costruire contemporaneamente un processo di crescita e di sviluppo. Spostare risorse cioè dall’economia malata, alimentata nel corso dei decenni che abbiamo alle spalle da risorse pubbliche, verso obiettivi di crescita, di sviluppo, di riqualificazione dei servizi.”

“ A proposito di questi ultimi- ha sottolineato- il Presidente Oliverio- , devo dire che abbiamo avviato concretamente una grande opera. Chi non ricorda, tre anni fa, le città calabresi inondate da montagne di rifiuti; chi non vede oggi che nelle città calabresi è migliorata la condizione di pulizia. Stiamo contemporaneamente costruendo il sistema della raccolta e di smaltimento dei rifiuti, facendo passi in avanti poiché siamo passati dal 18% al 40% per quanto riguarda la differenziata in poco più di due anni, perché abbiamo investito sulla costruzione di una impiantistica moderna che sarà realizzata nei prossimi mesi, perché per alcuni impianti sono state concluse le gare e fatte le aggiudicazioni e per altri sono in corso. Oppure, per quanto riguarda i trasporti, abbiamo definito dopo venti anni un Piano regionale dei Trasporti che è all’avanguardia, approvato senza nessuna osservazione e rapidamente dalla Commissione Europea. Stiamo ancora utilizzando risorse elevate per la modernizzazione del sistema, oltre 240 milioni di euro destinati all’ammodernamento del materiale rotabile, treni moderni, in una regione in cui i treni stessi sono ancora quelli del 1980. Investimenti su obiettivi chiari, precisi come il sostegno alle imprese, attraverso uno sistema che ha spinto e spinge verso l’automatismo e non con la mediazione della politica, come avveniva in passato.”

“Abbiamo realizzato queste condizioni perché c’è stata una interlocuzione positiva con il governo del Paese- ha dichiarato inoltre- . In questi due anni e mezzo la Calabria ha riconquistato credibilità, spazio ai tavoli nazionali ed europei. La stessa Commissione Europea guarda con rispetto e con rispetto valuta la Calabria. Devo ringraziare il Governo Renzi prima e Gentiloni poi, perché c’è questa sintonia, questa comprensione che ci sta dando la forza per andare avanti ed affrontare una situazione non semplice. Abbiamo bisogno che nel cantiere i sindaci e gli amministratori locali si facciano ancor più avanti- ha segnalato Oliverio andando avanti- . Abbiamo bisogno che le forze sociali si mettano in prima linea nel cantiere, perché cambiare la Calabria, far esprimere la positività di questa regione, o meglio, le positività di questa regione che sono tante, enormi, è una sfida gigantesca. È una sfida culturale in primo luogo e quindi è necessario per questo che il campo delle forze sia largo e che cresca questa consapevolezza, ma che soprattutto forze nuove e fresche entrino in gioco. Mi riferisco in particolare modo ai giovani, e noi abbiamo una leva di giovani amministratori, di giovani professionisti, di competenze, a cui dobbiamo prestare più attenzione e offrire più spazi. In questo senso è importante il rapporto con il sistema universitario e anche il sistema università, come detto. La sfida che noi abbiamo davanti è una sfida di questa portata, che non può essere vinta con una delega ad un Presidente della Regione o ad una Giunta Regionale, o ad un Consiglio Regionale. Ma non basta: è necessario aprire una nuova stagione, la stagione oggi della partecipazione può essere sostenuta da contenuti, perché abbiamo definito la ‘cassetta degli attrezzi’; abbiamo programmato e approvato strumenti importanti di programmazione. Siamo la Regione, per afre un esempio, che si è data una legge per quanto riguarda il riordino del territorio e l'uso del territorio che è avanzatissima. Abbiamo scelto consumo di suolo zero, puntando alla riqualificazione. Abbiamo creato grande parte degli strumenti per lavorare in direzione della costruzione del cambiamento in Calabria, di cui sono sicuro, costruendo e tessendo questa terra, senza chiedere a nessuno di rinunciare alle proprie opinioni, alla propria autonomia di giudizio, ma a tutti di avere una bussola che deve essere la Calabria.”

“ Prima di ogni cosa la Calabria; ha affermato Oliverio- , prima delle appartenenze di partito, di organizzazione, di schieramento, deve venire la Calabria. Se tutti noi ci lasceremo guidare da questa bussola, la Calabria uscirà dal pantano nel quale è stata spinta da decenni di assoluta inadeguatezza di governo, da malgoverno in alcune stagioni, da ritardi accumulati nel corso di un lungo periodo, ritardi accentuati nel corso degli ultimi cinque anni che ci hanno preceduto, ma che hanno radici lontane. Se noi saremo animati da questo sforzo, da questa bussola, io credo che con più rapidità, perché il problema è proprio questo, ovvero i tempi entro i quali la Calabria potrà essere aiutata ad uscire dalla difficoltà, realizzeremo obiettivi e risultati importanti.”

“ Permettetemi di dire infine che l'aiuto del governo è stato ed è importante- ha asserito il Presidente Oliverio- ; e nel governo è importante la presenza del Ministro Marco Minniti, un calabrese che ritorna a rappresentare il paese nel governo nazionale, un calabrese che non è lì per occupare una poltrona ma con un ruolo importante, di peso, come abbiamo modo di vedere in questi mesi e in queste settimane. Un calabrese animato da uno spirito nazionale autentico, che non dimentica le sue radici e che non a caso è qui con noi per concludere questa tre giorni di Cantiere Calabria. Abbiamo bisogno di fare avanzare contestualmente in questo cantiere, e in questo lavoro, una cultura della legalità, dell'utilizzo delle risorse in modo trasparente, così come noi stiamo facendo e ci stiamo sforzando di fare. Trasparenza, legalità, come condizione per fare crescere la regione. La regione non cresce se non spende le risorse e non le spende bene. La regione non cresce se spende le risorse per alimentare zone di economia malata e di società malata. La regione cresce se le risorse vengono utilizzate bene e in modo controllato. Questo è il metodo che noi abbiamo assunto. Questo è il metodo che guida la nostra azione di governo, perché anche e soprattutto su questo terreno noi vinciamo o perdiamo la sfida, perché la proiezione di una Calabria malata, di una Calabria distorta, preda delle organizzazioni criminali, è una proiezione che ha determinato un indebolimento e ne ha sfregiato il volto in molte stagioni e per un lungo periodo. Impegnarsi in questo terreno è di fondamentale importanza e la garanzia è doppia. Avere Minniti, impegnato oltre che sulle questioni generali, in questa frontiera, è per noi motivo di garanzia, tranquillità e maggiore fiducia per poter realizzare risultati concreti in questo lavoro e in questa impresa.”

“ Dobbiamo avere fiducia- ha concluso il Presidente Oliverio- . Credo che noi calabresi dobbiamo liberarci da una cultura che è stata alimentata da disfattismo, da negatività, dal vedere sempre la parte vuota del bicchiere. Noi dobbiamo sapere che dipende da noi, e da nessun altro. Si può fare, dicevo qualche tempo fa. Ora posso dire ‘stiamo facendo’. Faremo di più e meglio se saremo insieme. Viva la Calabria.”