Il 18% dei commercianti calabresi acquisterebbe un’arma di difesa personale

Commerciosoldi1I crimini contro il commercio piu' diffusi in Calabria nel 2017 sono riferiti al reato di usura (37%), quasi il doppio della percentuale nazionale (18%), con un'esperienza diretta e/o indiretta con la criminalita' pari al (44%) rispetto alla media nazionale del (23%). Solo il 4% dei commercianti calabresi intervistati possiede un'arma di difesa personale (7% il dato nazionale), mentre il 18% pensa di dotarsene in futuro (11% dato nazionale). Questi i dati di sintesi elaborati dalla GfK Italia per ConfCommercio e relativi ai fenomeni criminali subiti presentati oggi a Reggio Calabria, in occasione della giornata "Legalita' mi piace", svoltasi al mercato di piazza del Popolo. In Calabria l'incidenza di chi percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza (20%) e' inferiore alla media nazionale (30%), mentre e' piu' alta la quota di chi percepisce una stabilita' (72%) contro il (63%) nazionale.

Abusivismo e contraffazione sono i fenomeni maggiormente percepiti in aumento. Seguono usura, con tassi significativamente piu' alti (37%) che a livello nazionale (18%), e furti (36% in Calabria, 47% resto d'Italia). Decisamente sopra media nazionale l'esperienza diretta e indiretta di criminalita': il 44% dei commercianti calabresi ha avuto un'esperienza (42% indiretta, 20% diretta), contro il 23% del dato nazionale (22% indiretta, 9% diretta). Tra le misure di prevenzione e tutela adottate in Calabria risulta sopra media il ricorso a telecamere e allarmi (56% in Calabria, 48% resto d'Italia). In linea con la media nazionale le altre contromisure: assicurazione (31%), denuncia (29%), vigilanza privata (26%).

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Anche in Calabria le iniziative considerate piu' efficaci per garantire la sicurezza si confermano la certezza della pena (78%) ed un maggior supporto da parte delle forze dell'ordine (59%). Come a livello nazionale la grande maggioranza dei rispondenti calabresi ritiene poco o per niente efficaci le leggi che contrastano i fenomeni criminali (34% no per niente efficaci - 57% no poco efficaci), il giudizio pero' e' meno drastico. E ancora come per la media italiana anche i commercianti calabresi esprimono parere favorevole verso l'inasprimento delle pene per i reati contro le imprese (64%Calabria, 67% Italia), con una incidenza superiore, e statisticamente significativa, di chi si dichiara "abbastanza d'accordo (29% Calabria, 24 Italia). In linea con il dato nazionale la maggioranza ritiene che non si scontino realmente le pene per i crimini commessi (27%). Come per la domanda precedente, si osserva una incidenza superiore, e statisticamente significativa, di chi si posiziona in un'area che non esclude la possibilita' che non sia cosi' (55% Calabria, 42% Italia). Sostanzialmente in linea con la media nazionale la percentuale di chi dichiara di non avere un'arma per difesa personale (4% Calabria, 7% Italia) e poco piu' alta la quota di chi pensa di dotarsene in futuro (18% Calabria, 11% Italia). L'incidenza di chi ha subito taccheggi in Calabria risulta piu' bassa (35%) rispetto al resto del Paese (43%).

 

(Dire)