Assemblea nazionale di Dems, Guccione: "Vogliamo ridare un'identità plurale al centrosinistra"

È stata la calabrese Tania Litrenta a rappresentare la nostra regione all'Assemblea nazionale di Dems. L'appuntamento con il ministro Andrea Orlando di ieri a Roma, nell'auditorium Antonianum, è iniziato proprio parlando della Calabria, del Mezzogiorno e delle nuove generazioni che «vogliono essere non solo il futuro ma anche il presente», come ha ricordato Tania, originaria di Celico, iscritta a Dems Calabria.

«Oggi partiamo per dare un contributo al Pd ad affrontare le sfide che abbiamo davanti. La strada di un centrosinistra largo è ancora possibile. Abbiamo bisogno di uscire dalla politica politicante, parlare agli italiani e a tutti quelli che dicono ai sondaggisti che non andranno a votare». Sono le parole pronunciate dal ministro, Andrea Orlando, che ha spiegato il perché della nascita di Dems (Democrazia, Europa, Società), un movimento che nasce all'interno del Pd «per offrire un progetto che sia credibile, ma non contraddittorio. Crediamo di essere quelli che politicamente siamo in grado di guidare il Partito democratico».

Dalla Calabria 150 persone sono arrivate a Roma per assistere all'Assemblea nazionale. Presenti anche molti giovani universitari e i ragazzi della Demschool, la scuola di formazione politica organizzata a Cosenza lo scorso mese di settembre che fa capo alla corrente del Guardasigilli. «Si torna a casa con la consapevolezza che insieme, con il dialogo, il confronto, e partendo dai contenuti possiamo fare Rete e ricostruire il centrosinistra. Non ci sono alternative: questa è la strada da seguire per ridare un'identità al Partito democratico, verso un centrosinistra plurale e forte». È quanto ha affermato il consigliere regionale, Carlo Guccione, al termine dell'Assemblea.

«Un bel pezzo di Calabria era presente ieri a Roma, tanti i giovani che non sono voluti mancare a questo appuntamento. Molti hanno iniziato un percorso di formazione politica con la consapevolezza che bisogna mettersi insieme, fare rete, confrontarsi – ha ribadito Guccione - per portare un contributo concreto alla società e al Partito. Perché è necessario formarsi e non improvvisare. Con Dems noi vogliamo aprire le porte agli iscritti e ai non iscritti al Pd, vogliamo recuperare chi è ormai deluso dalla politica e coloro che non votano ormai da anni. Ma lo vogliamo fare all'interno del Partito democratico perché noi, come ha ricordato ieri Cesare Damiano, "siamo la Sinistra e vogliamo che il partito resti di sinistra"».

Ed è ancora la Calabria a dominare l'Assemblea nazionale di Dems. Dal palco l'eurodeputato, Daniele Liotti, ha ricordato alcune parole della canzone "La Verità" di Dario Brunori per affrontare alcune problematiche che attanagliano il Paese. Si è discusso di Mezzogiorno e dell'importanza di mettere in campo una politica forte «in grado di investire sui servizi e di tener conto della classe sociale, mettendo da parte le grandi opere che, se va bene, vedranno la luce tra 10,15 anni – ha ribadito Orlando -. Ad esempio un tempo pieno differenziato nelle scuole del Mezzogiorno potrebbe valore molto di più del Ponte sullo Stretto».

I giovani e il mancato rinnovamento delle classi dirigenti, l'effetto boomerang della rottamazione che per i ragazzi è suonata come una grande promessa; la lotta alla criminalità organizzata che oggi si sostituisce allo Stato proprio nelle aree dove la politica è più debole. Questi sono solo alcuni dei temi trattati dal ministro Andrea Orlando, Cesare Damiano e i rappresentanti di Dems provenienti dalle varie regioni.

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«Ringrazio chi è partito da lontano per essere qui oggi, ringrazio la numerosa presenza calabrese», ha detto dal palco Andrea Orlando.

«Noi proseguiamo su questa strada, quella della ricostruzione e del rinnovamento – ha affermato Guccione –. Rivendichiamo un'identità del Partito e mettiamo in campo un progetto contro ogni azione antifascista o populistica».