Sono oltre 1.600 le domande presentate nelle prime 24 ore allo sportello per 'Resto al Sud', l'incentivo che sostiene la nascita di nuove attivita' imprenditoriali da parte dei giovani tra i 18 e i 35 anni residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei risultati del suo dicastero nell'ultimo anno. "Ieri ha aperto lo sportello per 'Resto al Sud' e in 24 ore sono in compilazione 1.643 domande e di queste 230 gia' depositate", ha detto De Vincenti.
"Il ministero, l'Agenzia e il Dipartimento hanno svolto un lavoro concreto" ha detto De Vincenti, sottolineando che "il compito delle politiche per la coesione è di rispondere ai bisogni concreti dei cittadini. Stiamo recuperando il ritardo accumulato dagli anni '80 fino al 2013, un divario che è andato allargandosi e che abbiamo cominciato a ridurre anche se ancora ci sono drammatici problemi strutturali che dividono il Paese. Abbiamo fatto un lavoro per l'unità d'Italia". Sul fronte dei Patti per il Sud, che hanno a disposizione in totale con il Fondo Sviluppo e coesione 2014-2020 40,6 miliardi, il ministro ha osservato che "oltre un terzo degli interventi è già diventato cantieri o sta per diventarlo".
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Con il contratto istituzionale di sviluppo per Taranto, sottoscritto a dicembre 2015, con una dote complessiva di 952,23 milioni di euro, sono stati conclusi lavori per 92,3 milioni e le risorse per i lavori in esecuzione ammontano a 372,4 milioni. Attraverso il Fondo sviluppo e coesione, in generale, nel 2017 sono stati effettuati pagamenti per 3,2 miliardi, il 54% destinati alle regioni del Mezzogiorno, l'11% alle regioni del Centro Nord, il 7% alle amministrazioni centrali e il 28% agli enti locali e agli enti pubblici. De Vincenti ha ricordato anche i risultati degli incentivi per l'occupazione al Sud - il 100% di sgravio contributivo per gli under 24 e per i disoccupati da almeno 6 mesi - che hanno consentito di attivare tra gennaio e novembre 113.495 contratti di cui il 73,2% a tempo indeterminato, il 21,6% trasformazioni di contratti a termine e il 5,2% apprendistato. Quanto alla clausola del 34%, cioè il riequilibrio degli stanziamenti ordinari a favore delle Regioni del Mezzogiorno, il ministro ha spiegato che è già stato adottato il Dpcm di regolazione ed è in preparazione la direttiva del presidente del Consiglio dei ministri. "L'obiettivo è concludere il lavoro entro febbraio, prima delle elezioni", ha spiegato, mentre il Dpcm che fissa i criteri per le Zone economiche speciali (Zes) "sarà firmato in questi giorni". Alcune regioni come Campania e Calabria, ha riferito, hanno i progetti da presentare "in stato avanzato" e "la speranza è che le prime si possano istituire prima della scadenza elettorale". Tutte le Regioni, ha aggiunto, "stanno lavorando in modo serio e in tutte le Regioni e le città metropolitane" interessate dai Patti per il Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Bari, Cagliari, Catania, Messina, Napoli, Palermo e Reggio Calabria) "ci sono progetti già in esecuzione. In Campania ad esempio ci sono lavori in esecuzione per 3,5 miliardi".