Stumpo (+Europa): “Su Mezzogiorno annuncite irresponsabile. Noi gli unici a proporre soluzioni realistiche”

"In questa campagna elettorale così priva di contenuti eppure traboccante di promesse irrealizzabili, Emma Bonino risulta tra i pochi leader che con sobrietà propone soluzioni concrete e credibili per il Mezzogiorno."
E' quanto dichiara Sergio Stumpo, capolista al Senato in Calabria per la lista +Europa con Emma Bonino.
"Nel suo intervento di pochi giorni fa a Napoli, la Bonino ha ricordato la centralità geopolitica del Sud per l'Italia e l'Europa, data la sua collocazione al centro del Mediterraneo, ed i benefici che deriverebbero adottando strategie lungimiranti capaci di valorizzarla. Una prospettiva di cui, anche la Calabria avrebbe un ruolo da protagonista, così come sto raccontando durante i miei incontri territoriali".
"Il programma di +Europa dedica ampio spazio al Mezzogiorno, sottolineando come la questione meridionale resti ancora, a distanza di un secolo e mezzo dall'unità d'Italia, il nodo principale dell'economia nazionale. La crescita dell'economia meridionale richiede un programma straordinario di investimenti diretto ad allargare il tessuto di imprese. Sono necessari investimenti sulle infrastrutture fisiche e immateriali e una politica di credito agevolato e l'attivazione delle Zone Economiche Speciali".

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"Ringrazio quindi Emma Bonino - conclude Stumpo - per aver affrontato, il tema dello sviluppo del Sud evitando toni da propaganda, ma con grande realismo, ovvero spiegando senza perifrasi che l'ormai consunta politica dei sussidi è insufficiente a creare un percorso sostenibile. Per farlo sono necessarie politiche che facciano leva sul potenziale produttivo già esistente sul territorio, sulla formazione dei giovani talenti, sulla crescita dimensionale delle imprese innovative, sulla ricerca, e che incentivino l'afflusso di investimenti. Abbiamo bisogno di politici che queste cose le dicano, e non dei soliti notabili che mentono promettendo ricette dal sapore assistenzialistico ormai impraticabili dato lo stato dei conti pubblici italiani".