Successo a Milano per la presentazione del progetto “Genti di Calabria”

La Calabria ed il Mondo visti con gli occhi dei calabresi, un atlante umano universale della Calabria che attraverso i volti parla del sud di casa nostra e dei tanti sud del mondo. Tutto questo e certamente anche moto di più è "Genti di Calabria", un'iniziativa dedicata ai volti ed alle voci di una terra che avverte forte la necessità di raccontarsi in modo libero e spontaneo, lontana dai luoghi comuni. E dopo l'esordio tedesco a Colonia e i tanti tour itineranti in Italia, Genti di Calabria è approdato qualche giorno addietro anche a Milano, grazie alla partnership tra l'associazione Culturale Gaudium che ha ospitato l'evento e l'agenzia di Marketing di Pasquale De Masi. Presenti all'evento, oltre a Pasquale Addisi,, presidente dell'Associazione. Gaudium e Pino Bertelli e Francesco Mazza, autori del doppio lavoro fotografico e video, anche il giornalista Gianfranco Marino, Maurizio Rebuzzini docente di Storia della Fotografia all'Università Cattolica.

Genti di Calabria è un lavoro complesso che comprende una pubblicazione di circa duecento foto, una mostra itinerante di cinquanta stampe in esposizione in Italia ed all'estero e un docufilm con interviste e contenuti extra, si tratta di una vera rivoluzione culturale attraverso cui si intende presentare la Calabria non più attraverso le immagini dei luoghi ma attraverso le voci ed i volti della sua gente.

"Nella nostra fotografia di strada - spiega Pino Bertelli - vorremmo cogliere lo straordinario nell'ordinario, non c'interessano i personaggi ma le persone e non importa a quale livello sociale appartengano, ciascuno è stato fotografato fuori dalla cronaca del reportage e del ritratto sociologico. In questo lavoro - spiega poi Francesco Mazza - niente paesaggi, niente cartoline di Calabria, nessuna composizione, solo figure, con la strada che diventa un atelier da cui raccontare una Terra meravigliosa che vuole costruire il proprio destino come quei volti parlanti suggeriranno, quelli di di antropologi e studiosi del calibro di Lombardi Satriani, Oliviero Toscani, Luigi La rosa, Hubertus Von Amelunxen ed Enrico Ghezzi, che ci restituiranno un racconto avvincente, una testimonianza che possa rimanere ai nostri figli. Ciò che più ci preme è lavorare sull'immaginario del vero, raccontare l'uomo o la donna non per quello che si vedono ma per quello che sono. Nel pensare questo lavoro - prosegue Francesco - ci siamo convinti di come tutti abbiano diritto alla bellezza, ci siamo convinti che la bellezza è l'ultima fermata prima del paradiso in terra, la bellezza seppellirà tutti, ma con grazia. Con queste idee in testa - conclude Mazza - abbiamo creato quella che per noi è un'opera di fotografia sociale, la realizzazione di un'avventura culturale che ha preso forma anche grazie all'impegno di tanti passatori di confine o bracconieri di sogni, tanti volti che abbiamo incontrato in un lungo tour che ci sta portando in tutta Europa".

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