Regione non riceve compagnia aerea, Ferro (FDI) e Mangialavori (FI): "Imprenditori scoraggiati non solo dalla criminalità, ma anche dalla cattiva politica"

"Abbiamo letto con sgomento le dichiarazioni dell'imprenditore Nuccio Caffo, che in una intervista ha riferito dell'indisponibilità della politica regionale a ricevere l'amministratore delegato della compagnia aerea Air Dolomiti, di proprietà del colosso tedesco Lufthansa, interessato ad aprire nuove rotte tra la Calabria e la Germania". E' quanto affermano il deputato Wanda Ferro (Fdi) e il senatore Giuseppe Mangialavori (Fi), che proseguono: "Siamo ansiosi di conoscere la posizione della Regione, ma non abbiamo motivo di dubitare delle affermazioni di un imprenditore serio e autorevole come Caffo, che ha raccolto lo sfogo del manager. Certo è davvero incredibile che la chiusura al dialogo a cui ci ha abituato il governo regionale arrivi a sbarrare la strada ad iniziative imprenditoriali di cui la Calabria ha vitale bisogno".

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"Di fronte all'interesse di un gruppo di livello internazionale la Regione dovrebbe costruire ponti d'oro, invece continua con arroganza a scoraggiare chi pensa di potere investire in Calabria creando lavoro e offrendo servizi al territorio. Purtroppo l'economia in Calabria non è soffocata soltanto dalla criminalità organizzata e dall'illegalità diffusa, ma anche da una cattiva politica lenta, autoreferenziale, interessata soltanto alla propria autoconservazione. Una politica che non riesce a stare al passo con l'economia reale, che è incapace di ascoltare e di accompagnare le opportunità di sviluppo, spaventa e allontana gli imprenditori forse più delle pressioni mafiose. Eppure la compagnia ha già dimostrato con i fatti l'interesse per la Calabria, portando a bordo dei suoi aerei il celebre amaro prodotto dall'azienda di Limbadi. Speriamo che dopo l'intervista di Caffo il governatore Oliverio possa dare ascolto ai vertici di Air Dolomiti, valutando l'opportunità di coinvolgere la compagnia aerea, o altri vettori eventualmente interessati, in ipotesi di sviluppo dei collegamenti tra la Calabria e altri paesi europei, a beneficio della crescita economica e turistica della nostra regione".