“Aemilia”, i parlamentari del M5S: “Presunti intrecci giudiziari-massonici per ‘aggiustare’ i processi di ‘ndrangheta in Cassazione?”

tribunale15aprA poche ore dall'inizio delle requisitorie dei pm -previsto domani mattina nel tribunale di Reggio Emilia- potrebbe aprirsi un nuovo capitolo nel maxi processo Aemilia contro la 'ndrangheta. Lo vogliono appurare i parlamentari del Movimento 5, che hanno presentato un'interrogazione (primo firmatario il deputato reggiano Davide Zanichelli) al ministro della Giustizia, sulle ultime dichiarazioni fatte dal collaboratore di giustizia Antonio Valerio. Affermazioni pesanti, rese come riporta la 'Gazzetta di Reggio Emilia' alla dda di Catanzaro, in cui Valerio parla di presunti intrecci giudiziari - massonici su cui farebbe affidamento la 'ndrangheta, per "aggiustare" i processi in Corte di Cassazione. Agli inquirenti Valerio ha riferito anche di un episodio ben preciso, cioe' di essere stato avvicinato, mentre era nella 'gabbia di sicurezza' nell'aula-bunker di Reggio Emilia (ha iniziato a collaborare con la giustizia a giugno del 2017), da un avvocato che gli avrebbe detto molto esplicitamente che nei giudizi di merito di Aemilia sarebbero scaturite diverse condanne, ma che poi grazie alle "sue conoscenze avrebbe potuto aggiustare" il processo in Cassazione. Il collaboratore di giustizia ha poi aggiunto di essersi consultato con altri imputati e di aver avuto la conferma che effettivamente quel legale era in grado di condizionare gli esiti processuali grazie ai suoi legami con la massoneria. Per i 5 stelle, dunque, "occorrerebbe fare maggiore chiarezza sulla vicenda e sull'eventuale coinvolgimento di alti magistrati dello Stato". Da qui l'atto ispettivo che chiede "se il ministro interrogato sia a conoscenza della questione esposta e se intenda valutare se sussistano i presupposti per assumere iniziative ispettive negli uffici giudiziari". (Dire)

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