Calandruccio (Fsi Usae): “Situazione fallimentare ed emergenziale nella sanità calabrese”

Il Coordinatore Nazionale della FSI USAE Pasquale Calandruccio denuncia "la situazione fallimentare ed emergenziale che regna nella sanità calabrese ed in particolar modo nell'ASP di Reggio Calabria per l'ennesimo atto di mortificazione di questo territorio che non può passare in sordina perchè mina gravemente il diritto alla tutela della salute dei cittadini appartenenti alle varie province calabresi e in special modo alle strutture accreditate fino ad oggi in agitazione perchè il Presidente della Regione Calabria Oliverio che fà passarelle presenziando riunioni da campagna elettorale e dicendo che lui non ha poteri ,tutto questo è falso perchè basta fare una delibera di giunta regionale ed aumentare il baget per tutte le prestazione effettuati dalle strutture accreditati che sono equipollenti alle strutture pubbliche e non si pensa di attuare strategie sulla pesante migrazione sanitaria che assorbe gran parte del bilancio della sanità Regionale , mentre si ha l'impressione che sia Il presidente della Giunta regionale e il Commissario per il piano di rientro Massimo Scura fanno finta di bisticciarsi ,ma l'intenzione è uguale se non quella di non voler pagare. Sono convinto che il Commissario Scura non è a conoscenza di quanti strutture pubbliche ci sono nella provincia di Reggio Calabria : sei laboratori di Analisi Cliniche, due Servizi TAC sei servizi di ecografia e nessuna risonanza magnetica su una popolazione di quasi un milione e mezzo di abitanti come il servizio pubblico può garantire tutti questi servizi? ,altro danno che hanno combinato con la chiusura di parecchi ospedali riducendo a lumicino i posti letto , facendo aumentare la migrazione sanitaria verso il nord che è arrivata ad una percentuale da far paura quasi al 26,7 % e un calabrese su tre sceglie di ricorrere alle cure sanitarie in settentrione, allora l'uomo della strada si domanda come il servizio pubblico può garantire questi servizi ai cittadini con questa carenza di strutture e di apparecchiature quasi tutte obsoleti che per fare una visita specialistica ci vogliono in media 18 mesi .

la FSI USAE lancia un appello al Commissario Massimo Scura e alla politica tutta affinchè si convincono che il piano di rientro così organizzato e con queste strategie non fà altro che portare la sanità pubblica e privata allo sfascio specialmente quest' ultima che è l'asse portante che garantisce i servizi ai cittadini che meno male che usufruiscono di tali servizi privati , altrimenti ancora erano in attesa di sottoporsi a visita.Se si continua su questa strada e nessuno ferma il Commissario e il presidente della Giunta Regionale si rischia di mandare migliaia di lavoratori e di famiglie sulla strada.

Nella provincia di Reggio calabria oramai siamo all'isolamento totale perchè si è costituito un asse politico tra Cosenza e Catanzaro mettendo fuori gioco la nostra provincia ,depotenziando la Sanità pubblica e privata , il porto di Gioia Tauro che era l'unico volano di sviluppo occupazionale e il trasporto aereo con l'aeroporto prossimo alla chiusura per dare ancora più sviluppo a quello di Lamezia Terme a discapito di quello reggino che poteva portare tanto ossigeno al settore turistico e del commercio e la tanto agognata ZEUS che è sulla bocca di tutti i i politici ma in realtà non esiste.

A questo punto la domanda nace spontanea a quando la politica nazionale , Regionale e locale , della provincia di Reggio Calabria finisce di essere succube della politica Catanzarese e Cosentina che spradoneggia su tutto il territorio calabrese in tutti i settori.

Da questa squallida situazione – conclude Calandruccio – la FSI USAE si farà carico con delle manifestazione su tutto il territorio Calabrese al fine di spezzare questo inciucio che tanto male ha fatto alla nostra provincia e che continua a fare".

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