Segreteria Pd, tra fake e tensioni. Minniti verso il ritiro? I renziani: "Confermato sostegno"

Minniti2Un incontro riservato nel pomeriggio tra Marco Minniti, Luca Lotti e Lorenzo Guerini. Un faccia a faccia per tentare di ricomporre la situazione dopo le indiscrezioni su un ripensamento dell'ex-ministro sulla candidatura al congresso Pd. Nel corso della riunione, sarebbe stato "ribadito il sostegno dell'area renziana alla sua candidatura alle primarie Pd".
"E' una strana giornata. E' arrivata anche una falsa agenzia sul ritiro di Minniti. Attendiamo cosa dirà il candidato", ha scritto il deputato del Partito democratico Stefano Ceccanti su Facebook a proposito di un falso lancio di agenzia circolato tra i deputati dem in cui si dava annunciava una conferenza stampa di Marco Minniti nel pomeriggio per confermare il ritiro della candidatura al congresso. "Dal canto -aggiunge Ceccanti- mio dico solo questo: 1 ho visto molti dare per morto il Pd e andare alcuni verso la lista Monti e altro verso Leu. La lista Monti non c'è più e a Leu manca solo il certificato di morte, mentre il Pd, molto ammaccato, esiste ancora. Possiamo rilanciarlo, è una cosa molto più seria di operare scissioni con partiti i quali dovrebbero poi coalizzarsi con quello da cui ci si scinde. Mi risparmierei questo risiko. 2 speriamo che Minnitiresti candidato; per chi ha fatto un percorso di cultura riformista è l'unico candidato votabile; se si ritirasse sarebbe un vero peccato, significherebbe non che si smobilita ma che si cerca un altro candidato con profilo ugualmente chiaro, anche se dovesse avere meno chances".

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"Fidarsi politicamente di Renzi è un ossimoro, capisco l'imbarazzo di Minniti e non l'invidio", afferma Francesco Boccia, deputato del Pd e candidato alla segreteria. "È inevitabile che se fai il candidato di un apparato, interessato solo a controllare il partito c'è sempre il rischio di non ritrovarseli più accanto. Dico, però, a Martina, Zingaretti e Minniti: liberatevi degli apparati e venite a far politica tra la gente, apriamo le porte dei circoli, torniamo ad ascoltare le voci che arrivano dai marciapiedi'', prosegue Boccia. ''Non so cosa Renzi vorrà fare, pensare che un movimento possa nascere attorno ad una persona, e non intorno a delle idee, è un errore che hanno già fatto tanti altri. Per il PD si è chiuso un altro ciclo politico. Spero resti ma se le strade di Renzi e del Partito democratico dovessero dividersi il partito sopravviverà'', conclude Boccia.