Codacons: “Esposto in Procura per le irregolarità nel bando per le assunzioni all’Arcea”

"Lo scorso mese di agosto la Regione Calabria ha "bandito" un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di 12 posti presso l'Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA).
Com'è naturale giungono oltre 3mila domande.
Domande che hanno portato nelle casse regionali 70mila euro, somme richieste a titolo di tassa d'iscrizione, indispensabile per poter rincorrere il sogno chiamato concorso pubblico.
Neppure il tempo di pubblicare il bando ed ecco subito la revoca.
Ed infatti, a conferma di provvedimenti assunti in "allegria", ecco che con Decreto nr. 251 del 17 ottobre 2018, viene revocato quel sogno chiamato concorso.
Purtroppo i versamenti relativi alla tassa per partecipare al concorso non sono stati ancora rimborsati.
Per questo motivo abbiamo diffidato la Regione Calabria a provvedere all'immediata restituzione di tutte le somme incamerate, affinchè non siano i disoccupati Calabresi a pagare le cavolate di bandi realizzati "ad mentula canis".
Si pone, poi, un problema circa la responsabilità amministrativa e contabile per
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Tuttavia un ulteriore aspetto ci viene suggerito.
Si narra che si sia giunti ad annullare il bando per prorogare alcuni "fortunati" in possesso di un contratto a tempo determinato.
Eppure, se tali "vocine" si rivelassero fondate, si tratterebbe di un ennesimo svarione, atteso che un contratto a termine può essere rinnovato solamente in presenza di rigide condizioni che, per inciso, non ricorrerebbero nella fattispecie in esame.
Ma c'è di più.
A mezza bocca ci viene riferito, infatti, che tra gli stra-fortunati che si son visti rinnovare il contratto a tempo determinato, ricorra un cognome che, ultimamente, ha familiarità con la vittoria di concorsi regionali.
Ma di questo avrà modo di occuparsene l'Ufficio di Procura". Lo afferma Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons.