Telecomunicazioni, i sindacati: “Disattesi impegni in tavolo con Mise e Tim”

"Nel giugno 2018 veniva sottoscritto un importante accordo al Ministero dello Sviluppo Economico tra Tim e le organizzazioni sindacali nazionali di categoria, per la salvaguardia del perimetro occupazionale del gruppo Tim attraverso l'applicazione di un contratto di solidarieta' difensiva ed il ricorso a prepensionamenti volontari incentivati ed al contempo si avviava un confronto sulla sostenibilita' sociale nella gestione degli appalti. Ma dopo quella data, il nulla". Lo affermano, in una nota congiunta, le segreterie regionali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom che annunciano un incontro pubblico con la deputazione calabrese il prossimo 11 marzo. "I tavoli specifici di confronto fra le parti, per discutere del perimetro del Gruppo Telecom Italia, del suo piano industriale e degli indirizzi strategici aziendali in materia d'appalti - e' scritto nella nota - non sono stati finora convocati. Chiediamo alla deputazione parlamentare di considerare prioritaria la messa in sicurezza del settore a difesa dell'occupazione che nella sola Calabria conta piu' di 15mila addetti. E' importante far comprendere a chi rappresenta il popolo calabrese nelle sedi parlamentari che il fatto che Tim detenga quasi il 50% delle quote di mercato nel settore delle telecomunicazioni e in funzione delle politiche messe in campo sugli appalti venga determinata, volente o nolente, la sopravvivenza o meno di un indotto che interessa decine di aziende che a loro volta occupano migliaia di lavoratori. Ebbene a oggi, a distanza di 8 mesi, continuiamo a constatare che nessuno degli impegni assunti in sede ministeriale e' stato mantenuto e la situazione nel mondo delle Telecomunicazioni sta deteriorando suscitando grande preoccupazione sulla tenuta occupazionale dell'intero comparto. Continua infatti, in particolare in Calabria, dove nel mondo degli appalti di Tim operano migliaia di lavoratori nei call center in outsourcing, la perdita quotidiana di posti di lavoro. La situazione non e' migliore, anzi, nelle aziende che lavorano gli appalti dell'impiantistica di rete dove in questi giorni sono state avviate procedure di licenziamento". "Il prossimo 11 marzo - riporta ancora il comunicato - presenteremo alla deputazione calabrese le nostre proposte, le iniziative messe in campo e quell'idea di sostenibilita' economica e sociale del settore che secondo noi e' possibile attuare, a difesa e tutela dell'occupazione di migliaia di calabresi".

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