Profumo “ufficiale” di centrodestra (civico) per l’ex piddino Callipo. Debutta l’inno pro-Occhiuto. E fra Planetario e Ponte di Calatrava, il video è da apoteosi

frame5di Mario Meliadò - Il Mario "giusto", Mario Occhiuto (come già osservato, in antitesi a quello "sbagliato" che per i sostenitori del centrodestra sarebbe Oliverio..., al punto da far dire in più di un intervento che «avrà anche il compito di riabilitare il nome Mario...»), si destreggia al meglio nella kermesse del Centro agroalimentare di Lamezia Terme.

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Certo, alcune incognite per il momento deve fronteggiarle: per esempio, i confini incerti – e dunque, la consistenza e il numero delle liste in campo a supporto della sua candidatura alla Presidenza della Regione, per il momento ancòra da perfezionare – della coalizione di centrodestra.

Fin qui, di liste in campo ce ne sono nove: tre di partiti tradizionali (Forza Italia, Udc, Nuovo Cdu) e sei "civiche" (Calabria creativa, Con senso civico, Lista civica Prof. Nisticò, Mario Occhiuto Presidente, Officine del Sud, Rinasci Calabria)

Non mancano al fianco di Occhiuto "vecchie certezze": in primissima fila il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro Sergio Abramo (peraltro già candidato alla Presidenza della Regione nel 2005, quando fu sconfitto dall'ex ministro Agazio Loiero), che sarà anche il primo a parlare. "In spirito" perché impegnato in altra iniziativa da lui promossa da tempo un ex Presidente della Regione dell'epoca che precedette l'elezione diretta dei Governatori, Pino Nisticò. E poi, a capitanare un'Udc orfana del naufragio centrista alle Politiche, l'ex presidente del Consiglio regionale Franco Τalarico; e un altro centrista "doc" di lunghissimo corso, il lìder maximo del Nuovo Cdu Mario Tassone...

Insomma, "la svolta buona" sarà anche buona, ma in molti casi tutto è, tranne che "svolta" (...ma poi, l'avranno detto a Occhiuto che peraltro La Svolta è il nome di una delle liste civiche che nel 2014, a poche settimane dalle Regionali, portarono dritto a Palazzo San Giorgio il dèm Giuseppe Falcomatà?).

...A meno che non ci si riferisca a svolte rispetto al passato: qualcuno potrebbe ritenere tale quella di Eva Catizone, oggi mentore della lista civica pro-Occhiuto Calabria Creativa, ma in anni lontani nella Giunta di altro primo cittadino di Cosenza di nome Giacomo Mancini (e poi suo successore quale sindaco), in realtà approdata da anni sulle rive del centrodestra dopo una serie di passaggi che l'hanno vista impegnata dal Partito democratico a Sel fino all'ingresso nello staff di Occhiuto tre anni fa e alla delega alle Politiche culturali. O il supporto convinto di Fabio Laganà («Avremo un grande Presidente», scrive su Facebook), fratello dell'ex parlamentare dèm Maria Grazia Laganà e dunque cognato del compianto Franco Fortugno, "big" del Pd assassinato nel 2005 proprio durante le primarie di quel partito, quando era vicepresidente del Consiglio regionale.

Sicuramente la soluzione di continuità c'è per Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo Calabro e presidente regionale dell'Anci, già piddino di lungo corso che diversi mesi fa prese le distanze dal Partito democratico e adesso guida Con senso civico (civica il cui nome, meglio esplicitato dalla grafica, può anche e soprattutto intendersi "consenso civico"). E un fremito deve aver attraversato tanti cosentini al vedere nella sala gremita anche il popolarissimo padre Fedele Bisceglia...

Certo la triade, il triplo claim "Idee, progetti, bellezza" che fa implicito riferimento anche alla brillante attività professionale dell'Occhiuto politicamente più giovane (il fratello Roberto, in passato anche vicepresidente del Consiglio regionale, è in politica da molto più tempo di Mario, che però è più anziano anagraficamente), impressiona in positivo. Così come pure la grafica che sostanzia il video in cui si mettono a valore la cifra professionale dell'architetto Mario Occhiuto («Architetto di rilievo internazionale»: il dato è assolutamente vero, forse discutibile dirselo da solo), volando dal ponte di Calatrava al fascinoso Planetario passando per piazza Bilotti si ricordano i 400 milioni di euro impiegati per opere pubbliche, col «100% di fondi utilizzati».

E quando il sindaco di Cosenza lascia la prima fila per iniziare il suo lungo intervento, fa il suo debutto esplosivo (in decibel, quantomeno) l'inno pro-Occhiuto nuovo di zecca, quasi rappato fino al riff ben cantato al femminile: «E sai che con Occhiuto è magnifico... un fermento che cresce ogni attimo...».

In effetti, versi un po' difficili da dimenticare.