Il 22 maggio il film movie sulla strage di Duisburg, Davi: "Minacce a troupe? Solo scuse per non girare in Calabria"

daviklaus140518«Mi dispiace per le minacce ricevute dalla troupe della fiction dedicata alla strage di Duisburg. Se avessero letto qualche libro, però, saprebbero benissimo che la 'Ndrangheta non minaccia, ma agisce. Inoltre una forza criminale capace di organizzare una strage in Germania non avrebbe avuto problemi a colpire nel Gargano. Chiunque affronta temi caldi, non solo quelli di mafia, ma anche per esempio dossier economici e politici scottanti, riceve lettere di qualsiasi tipo. Il fatto che poi abbiano scelto la Puglia per girare il film è grottesco. Con tutti i posti che ci sono in Calabria! Sono i soliti radical chic che parlano per sentito dire, dicono di voler aiutare una terra e poi alla prima difficoltà se la danno a gambe! Spero almeno che queste minacce siano state denunciate, così che le indagini possano fare il loro corso. Peccato perché il prodotto Rai si preannuncia di alto livello, su questo non ci sono dubbi». Lo ha dichiarato Klaus Davi, commentando le dichiarazioni di Laurentina Guidotti, produttrice della fiction Rai «Duisburg - Linea di sangue», che andrà in onda il 22 maggio su Rai Uno e che narra le vicende della strage del 15 Agosto 2007, atto finale di una faida iniziata nella Locride, proprio a San Luca, comune aspromontano nel quale Davi è candidato sindaco. «Scendo al Sud per lavoro da 4 anni e ho ricevuto lettere di ogni tipo. Sono stato a casa dei De Stefano, dei Mancuso, dei Piromalli e di tanti altri e non sempre ho ricevuto carezze. A un certo punto mi sono stancato di denunciare le lettere che ricevevo. Studiando e leggendo i libri di Nicola Gratteri ho capito che sono sempre i soliti quattro 'storti' a scriverle e che se la 'Ndrangheta volesse colpire lo farebbe senza annunci». Il giornalista italosvizzero poi conclude: «Hanno comunque girato una fiction su Duisburg ed è un passo importante, va dato atto alla Rai di questo.

D'altra parte, però, è tipico di una certa 'gauche' affrontare certi temi con superficialità. Basti pensare che il loro idolo, tale Nicola Zingaretti, fratello del noto attore, qui non si è mai presentato... Un vero cuor di leone!».

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