Interdittive antimafia, Catalano (Destre Unite) scrive al Presidente Mattarella

"Ill.mo signor Presidente, per Lei che è garante della Costituzione che cosa significa che la legge è uguale per tutti?
l'Italia si vanta di essere uno Stato di diritto, ma le Aziende subiscono la revoca del nulla osta Antimafia per il sospetto derivante dalla presunzione". E' quanto si legge nella lettera aperta inviata da Luigi Catalano, coordinatore regionale di Destre Unite al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

--banner--

"Basta il dubbio di poter favorire la criminalità per chiudere un'attività imprenditoriale mentre lo stesso sospetto non incide su di un parlamentare e/o di una qualunque carica politica; la famosa legge Severino prevede l'incandidabilità a seguito di condanne.
L'imprenditore ed il personaggio politico sono due soggetti che con ruoli diversi spesse volte favoriscono la mafia, in tal caso l'imprenditore immediatamente finisce di lavorare a seguito della revoca del "Nulla Osta Antimafia", invece, il politico rimane al suo posto fino a condanna (caso Siri ecc).
La misura interdittiva antimafia viene irrogata per evitare che chi anche presuntamente potrebbe essere a rischio di favoreggiamento della criminalità abbia contatti con la cosa pubblica; a tale proposito è importante evidenziare che l'imprenditore ha le mani dentro la pubblica amministrazione limitatamente al proprio appalto, invece, la politica amministra la cosa pubblica in tutto e per tutto. Tale disparità di trattamento non è ammissibile.
Se lo strumento del codice antimafia è utile efficiente ed efficace a garantire la legalità perché non viene usato, anche, nei confronti dei parlamentari e delle cariche politiche in genere? In detti ambienti spesse volte si favorisce la mafia più di ogni altro posto.
È assurdo che lo Stato sospetta qualcuno di presunta collusione con la mafia e lo informa perché è proprio questo che avviene, infatti, si chiama informativa antimafia.
Allorché lo Stato ha dubbi che un soggetto potrebbe essere nell'illegalità, soprattutto per fatti di favoreggiamento verso la criminalità organizzata, sarebbe più logico indagare in silenzio accertare la verità ed eventualmente arrestarlo. La mafia crea criminalità, anche, per il fatto che monopolizza le attività lavorative; uno Stato che fa chiudere le imprese per il sospetto e quindi distrugge i posti di lavoro nel dubbio come si dovrebbe definire?
il nulla osta Antimafia può essere revocato per semplice sospetto, senza che l'imprenditore sia neanche indagato finisce di lavorare perché la presunzione di innocenza viene trasformata, dal codice antimafia, in presunzione di colpevolezza. Per addebitare un reato a chicchessia servono tre gradi di giudizio perciò come ci si può azzardare di chiudere un azienda per la presunzione della presunzione perché è questo che accade.
L'imprenditore visto in compagnia del presunto malvivente subisce al perdita del diritto al lavoro; il paradosso è che lo Stato non è riuscito ad arrestare il presunto criminale e lo addebita al cittadino che quotidianamente ne subisce la presenza (il favoreggiamento alla mafia è grave e per tale ragione non si può addebitare per presunzione ma per certezza).
Proprio Lei, come può ammettere tutto ciò? S'immagini signor Presidente se Lei potesse subire L'interdittiva antimafia per la presunzione di contagio.
Le sembrerebbe giusto che per dei fatti non accertati tra l'altro, presuntamente commessi da altri, (https://it.wikipedia.org/wiki/Bernardo_Mattarella) anche Lei potesse essere destituito?
Le misure cautelari applicate nel dubbio rischiano di danneggiare innocenti e di commettere ingiustizie in nome della legalità creando un "effetto criminogeno della sanzione" e ciò non accettabile. "la disperazione più grave che possa impadronirsi d'una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile". (Corrado Alvaro da Ultimo diario)
Concludendo signor Presidente io sono per la legge uguale per tutti ed immagino che anche Lei lo sia quindi: se ritiene costituzionale il sistema del diniego del nulla osta Antimafia per il sospetto deve avere il coraggio e l'onestà di farlo applicare anche nei confronti di chi governa.
Di conseguenza tutte le leggi: autoregolamentazione antimafia, Legge Severino etc. sono superflui in quanto il sistema del nulla osta Antimafia è anticipatorio e preventivo a qualsiasi azione di processo e di condanna per il principio del "più probabile che non" riportato ormai quasi come legge nelle sentenze.
Diversamente, in nome della legge che è uguale per tutti, si deve dichiarare incostituzionale l'applicazione del "Nulla Osta Antimafia" e quindi farlo abolire.
Questo è quanto, Signor Presidente, si elevi al di sopra del legislatore, le vesti del ruolo che ricopre glielo consentono e faccia si che la legge sia uguale per tutti".