Sanità, i sindacati proclamano lo stato di agitazione dell’assistenza primaria

Le organizzazioni sindacali, Fimmg Calabria, Intesa Sindacale e Fisum proclamano lo stato di agitazione della categoria sostenendo che, in assenza di risposte rapide e concrete in merito ai gravi ritardi nell'applicazione dell'Accordo integrativo regionale e di quelli Aziendali già definiti, daranno seguito ad ulteriori azioni di protesta sino ad arrivare allo sciopero generale.
Di seguito è riportato il testo integrale della comunicazione da parte dei sindacati.

COMUNICAZIONE STATO DI AGITAZIONE DELL' ASSISTENZA PRIMARIA
Le OOSS, FIMMG Calabria; INTESA SINDACALE (FP CGIL Medici, CISL Medici, SUMAI, SIMET); FISUM
CONSIDERATO CHE
1. il volume di attività della medicina generale sta incrementando il proprio peso a causa dell'evoluzione demografica della popolazione assistita e delle cronicità, per cui l'attuale sistema organizzativo non potrà più garantire per tutti la presa in carico attraverso modelli di medicina d'iniziativa né la possibilità di accesso libero e tantomeno l'accessibilità domiciliare;
2. ad oggi manca una riorganizzazione della continuità assistenziale e della Medicina Penitenziaria ;
3. che le aziende sanitarie disattendono l'accordo integrativo regionale vigente da ben 13 anni, negando il riconoscimento delle giuste indennità economiche al personale medico convenzionato nell'emergenza sanitaria territoriale;
4. la Sanità Calabrese versa in una gravissima situazione assistenziale e alla chiusura degli ospedali non ha corrisposto un potenziamento del territorio, così come previsto dai piani regionali;
5. la sanità territoriale e la medicina generale versano in uno stato di abbandono e che i Medici di Medicina Generale subiscono continue vessazioni burocratico amministrative e che senza una riorganizzazione non possono esercitare al meglio le proprie potenzialità professionali a favore dei cittadini.

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EVIDENZIANO
1. I gravi ritardi nell'applicazione dell'Accordo integrativo regionale e di quelli Aziendali già definiti, accordo che permetterebbe una riorganizzazione dell'assistenza territoriale, con la presenza di ambulatori medici aperti h/12 / 24, distribuiti in modo capillare ed omogeneo su tutto il territorio, finalizzati alla gestione delle patologie croniche, dei codici bianchi, della medicina d'iniziativa e di prevenzione;
2. la mancata pubblicazione di un DCA che renda operativo nelle Aziende Sanitarie, quanto già stabilito in una serie d'incontri con il Direttore del Dipartimento della Salute della Regione Calabria.
PERTANTO
Proclamano lo "stato di agitazione" della categoria che, in assenza di risposte rapide e concrete, nella risoluzione della controversia, sarà seguito da ulteriori azioni di protesta sino allo sciopero generale.