Jole Santelli: "Mi ribello alla malattia, cambieremo la Calabria"

santelliintervistafatto"Non ho mai nascosto la mia malattia, qui tutti sanno, non voglio neanche pero' che essa mi perseguiti. Io sono in cura presso il reparto di oncologia di Paola. Sorpreso, vero? Da noi ci sono medici eccellenti. Le eccellenze in un mare di incompetenza, clientelismo, ignavia annegano come sassolini nello stagno. Lo so, tante cose non vanno. E io provero' a cambiare". Parla della sua malattia Jole Santelli, candidata alla Presidenza della Regione Calabria, in un'intervista al 'Fatto Quotidiano'.

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"Quando una persona subisce un attacco cosi' violento alla propria vita - prosegue Santelli - quando il dolore fisico si fa radicale e incomprimibile, allora quella persona ha due strade: deprimersi e farsi portare via dalla corrente, scegliere che il destino scelga per lei. Oppure attivarsi, concentrarsi e soprattutto ribellarsi. Quando Silvio Berlusconi mi offre la candidatura ringrazio felice, ma chiedo due minuti prima di accettare. Chiudo la telefonata e formo il numero del mio oncologo: posso candidarmi? Posso onorare il mandato quinquennale? Il medico risponde: non solo puoi candidarti ma mi auguro che io possa essere il tuo consulente negli anni della presidenza". "La malattia - aggiunge ancora Santelli - ti da' tanti dolori ma ti fa un grande regalo: ti fa conoscere la liberta', ti aiuta a non avere paura di niente, a non rispettare piu' le convenienze. La malattia, oltre alla disgrazia, mi ha dato la fortuna di non avere paura della liberta', di essere libera e di sentirmi tale. E non ho paura del coraggio che serve perche' quello l'ho dovuto conoscere cosi' bene che e' diventato un mio amico fraterno".