Catania troppo forte, la Reggina a testa alta sotto l'Etna: 3-1

regginacurvadi Paolo Ficara - Tutto secondo pronostico. La Reggina non riesce ad interrompere il disastroso ruolino di marcia in trasferta, al cospetto di un Catania che al Massimino ha lasciato le briciole agli avversari. Finisce 3-1 una gara da subito in discesa per gli etnei, che la sbloccano col Marchese e vanno in sicurezza al riposo grazie a Tavares. Nella ripresa è De Francesco, al terzo tentativo e dopo una traversa già colpita, a rendere più eccitanti gli ultimi minuti. Ma Russotto non è d'accordo e serve in contropiede il 3-1 finale.

RIENTRA BOTTA – Karel Zeman ritrova il regista arretrato dopo la squalifica, rimettendolo in campo al posto di Romanò. In difesa Cucinotti, alla prima partita titolare in un campionato professionistico, sostituisce l'appiedato Kosnic. Rinnovata la fiducia a Carpentieri come ala destra. Rigoli schiera il Catania con un 3-4-2-1, cercando superiorità numerica specie sulla fascia sinistra. Prima da titolare per Tavares, uno dei tanti rinforzi del mercato di gennaio, in attesa della firma di Pozzebon.

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INIZIO SCOPPIETTANTE – Coralli prova subito a sorprendere Pisseri con un destro velenoso, palla di poco fuori. I padroni di casa non ci mettono molto a bucare la perforabilissima difesa amaranto. Un'iniziativa di Di Grazia provoca un cross che sorvola ben tre teste rossazzurre in area piccola. Sul corner successivo, al 5', si ripete quanto già visto a Pagani: cross teso sempre in un'area piccola senza padrone, Marchese tutto solo infila di testa.

LA REGGINA TIRA, IL CATANIA SEGNA – Pisseri non si fa sorprendere da un bel sinistro di Botta da fuori. Poi è De Francesco, complice una deviazione, a centrare la traversa con un destro dal limite. Qualche altra situazione viene creata in area etnea, ma alla prima ripartenza utile il Catania serve il raddoppio: lancio di Di Grazia a sorprendere la difesa alta, Mazzarani in precario equilibrio anticipa Possenti, l'accorrente Tavares ha il tempo di infilare in rete nonostante un controllo difficoltoso. Al 32' la gara è già in ghiaccio.

FASCIA DESTRA RIVOLUZIONATA – La prestazione della Reggina, in casa di una delle squadre più forti in assoluto della categoria, non è affatto da buttare. Tuttavia Mazzarani e Tavares rischiano di arrotondare ad inizio ripresa. De Francesco riesce a concludere a rete dal limite, dopo una bella azione con qualche tocco di prima, ma Pisseri è attento. Zeman rivoluziona la fascia destra: esordio per Leonetti in luogo di Carpentieri, poi entra Maesano al posto di Cane. Ma il Catania mantiene il controllo della situazione, con Rigoli che può far rifiatare le mezze punte avendo Russotto e Fornito come ricambi.

DE FRANCESCO LA RIAPRE, RUSSOTTO LA RICHIUDE – Stavolta Pisseri è bucato: altra combinazione con Coralli, ed all'83' De Francesco riesce a gonfiare la rete con un destro dai 16 metri, sporcato da Bergamelli. Da notare comunque come in ogni conclusione della Reggina, ci sia stato sempre un uomo del Catania messosi davanti al tiratore. Finale potenzialmente incandescente, ma Tavares approfitta di un'incertezza amaranto in disimpegno, per innescare Russotto in contropiede a due minuti dal 90': perfetto il sinistro rasoterra che non dà scampo a Sala. Vibonese ultima a 15 punti, poi Melfi a 17 e Catanzaro a 18 in attesa del posticipo col Lecce. Per la Reggina sconfitta "fisiologica" contro un Catania troppo attrezzato, ed è di nuovo zona playout in coabitazione con Taranto ed Akragas a quota 21.

CATANIA – REGGINA 3-1

CATANIA (3-4-2-1): Pisseri; Gil, Bergamelli, Marchese; Baldanzeddu (79' Parisi), Scoppa, Biagianti, Djordjevic; Di Grazia (57' Russotto), Mazzarani (73' Fornito); Tavares. Allenatore: Rigoli.
REGGINA (4-3-3): Sala; Cane (73' Maesano), Gianola, Cucinotti, Possenti; Knudsen (87' Bianchimano), Botta, De Francesco; Carpentieri (62' Leonetti), Coralli, Porcino. Allenatore: K. Zeman.

Reti: 5' Marchese, 32' Tavares, 83' De Francesco, 89' Russotto

Arbitro: Valiente di Salerno
Ammoniti: Cucinotti, Gianola, De Francesco, Russotto, Marchese