Reggina, le mani sul derby e sulla salvezza: 1-0 al Catanzaro

kosnic600di Paolo Ficara - I nove giorni più belli della stagione. Con tre vittorie consecutive, la Reggina ribalta le proprie sorti e si tiene stretta la Lega Pro piegando un'altra diretta concorrente. Dopo Melfi e Taranto, tocca al Catanzaro cedere di misura nel match salvezza tra calabresi decadute. Ci pensa Jevrem Kosnic a ribadire in rete sugli sviluppi di un angolo al 62', in un derby cui non è mancato nessun ingrediente: buona cornice di pubblico, molta combattività in tutte le zone del campo ed episodio decisivo a premiare la formazione più lucida.

GLI OSPITI PREMONO – Da uomini e disposizione tattica si intuisce come sia il Catanzaro ad aver più bisogno di punti, impelagato com'è in zona playout. Per Zeman è sempre 5-3-2, con Bangu al posto di Knudsen unica novità rispetto a Taranto. Erra comanda un 4-4-2 molto offensivo, con Esposito e Sabato terzini di spinta a supportare le ali Icardi e Mancosu, nel tentativo di rifornire le punte Giovinco e Sarao.

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GIOCO MASCHIO – Primo tempo molto spezzettato da continui falli, comunque non cattivi. Il pubblico di fede amaranto applaude la rovesciata di Bangu dopo pochi minuti, ma la presa è comoda per De Lucia. Poi la pressione del Catanzaro si manifesta nel numero elevato di tiri dalla bandierina, oltre che dalle occasioni di Sarao (inzuccata ravvicinata ma centrale), Van Ransbeeck (sinistro da fuori) e Icardi (girata vicina al primo palo in area). Un paio di cross sorvolano di pochi centimetri la testa di Bianchimano, su uno di questi s'impegna anche Coralli che getta la spugna dopo un contrasto. Leonetti gli subentra prima dell'intervallo.

CI PENSA KOSNIC - La Reggina inizia la ripresa con maggior piglio, pur senza rendersi pericolosa su qualche palla inattiva. Sugli sviluppi di un angolo battuto in fretta, arriva l'episodio che decide il derby: Bangu si trova a tu per tu con De Lucia, il destro gli viene deviato sul palo, ma sulla carambola Kosnic riesce ad insaccare col destro. È l'apoteosi per il caloroso pubblico accorso in buon numero al 'Granillo'. Il Catanzaro prova a svegliarsi, Erra getta nella mischia tutti gli attaccanti di cui dispone. L'occasione più clamorosa capita però sui piedi di un altro difensore: Esposito parte dalla propria metà campo, torna in possesso di palla dopo uno scambio e col destro fa tremare la traversa.

QUOTA 38 - Passata la paura, gli amaranto vanno più vicini al raddoppio di quanto gli ospiti al pareggio. A Leonetti viene annullato un gol per fuorigioco, fermato in posizione sospetta anche Bianchimano qualche minuto dopo. Il finale è palpitante, con Ivan Franceschini che fa valere la propria esperienza da ex calciatore di livello e blocca il terzo cambio per evitare di allungare il recupero. Il piccolo parapiglia che si accende al triplice fischio testimonia i nervi tesi tra due formazioni che oggi si sono giocate una buona fetta di salvezza. Se l'è aggiudicata la Reggina, issatasi a 38 punti a quattro partite dal termine. L'ultimo mese di campionato sarà molto più tranquillo di quanto si potesse pensare fino a 10 giorni fa. Manca una settimana a Pasqua, ma la Reggina è già risorta. In serata si saprà se il margine sulla zona playout è +5, +3 o +2, dato che manca all'appello Monopoli-Melfi. Ma per la salvezza manca solo un altro piccolo sforzo.

REGGINA-CATANZARO   1-0

REGGINA (5-3-2): Sala; Cane, Gianola, De Vito, Kosnic, Porcino; Bangu (72' Knudsen), Botta, De Francesco; Bianchimano, Coralli (45' Leonetti). A disposizione: Licastro, Maesano, Carpentieri, Tripicchio, Cucinotti, Romanò, Mazzone, Tommasone. Allenatore: K. Zeman.

CATANZARO (4-4-2): De Lucia; Esposito, Prestia, Sirri, Sabato; Icardi, Maita, Van Ransbeeck (79' Bensaja), Mancosu (69' Basrak); Sarao, Giovinco (63' Gomez). A disposizione: Svedkauskas, Pasqualoni, Patti, Leone, Campagna, Tchoutou, Imperiale. Allenatore: Erra.

Rete: 62' Kosnic

Arbitro: Proietti di Terni

Ammoniti: Esposito, Prestia, Porcino, Bianchimano