Reggina, per la difesa c'è Ricci: "Maurizi uno dei migliori allenatori avuti, gradimento totale"

logo1914di Paolo Ficara - Tassello d'esperienza. Luca Ricci, difensore centrale classe '89, conosce sia Salvatore Basile che Agenore Maurizi. Reduce dall'incubo di Ancona, con squadra finita all'ultimo posto in Lega Pro B dopo un cambio di gestione avvenuto a febbraio, si ritrova adesso svincolato ed in fase di riflessione. La chiamata da parte della Reggina è già arrivata, come ammette lo stesso 28enne ex Catanzaro e con lunga trafila al Cesena.

Rintracciato telefonicamente dal Dispaccio, Ricci appare sofferente per l'esperienza marchigiana ma non è sorpreso di sentire una voce calabrese: "Ho sempre avuto a che fare con gente seria, purtroppo così non è stato negli ultimi quattro mesi ad Ancona. Il mio procuratore sta lavorando per il mercato, io sto odiando il calcio. Ma immagino i motivi della chiamata..."

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Il centrale si dimostra schietto nell'ammettere subito l'esistenza di una trattativa con la Reggina: "Conosco la Calabria, almeno la parte giallorossa. Ora potrei conoscere quella amaranto – sorride Ricci – So chi è venuto ad allenare a Reggio, esiste questa possibilità. Per me è un vanto, non lo nego. Conosco poco l'attuale situazione, l'ultima volta che ci ho giocato contro c'era ancora Foti".

Poi Ricci parla dei motivi che lo spingerebbero ad accettare la Reggina, al di là della piazza: "Maurizi mi ha allenato quando ero ragazzino a Pergocrema: ha un carattere molto forte, ma lui e Marco Giampaolo sono stati i migliori che ho avuto. È veramente preparato. Con il direttore ci ho giocato assieme in quella stagione a Crema, sulla persona posso metterci la mano sul fuoco. Hanno entrambi davanti l'occasione della carriera, so che a livello ambientale c'è chi si aspettava gente dal curriculum più importante. Ma ripeto, assieme a Giampaolo è Maurizi l'allenatore ad avermi insegnato di più, tant'è vero che nel campionato successivo sono andato in Serie A. Oltre alla preparazione in campo, è anche molto psicologo. L'ho sentito anche in questi anni, è una persona che mi dà molto sostegno".

Infine, l'ex giocatore di Ascoli e Spezia spiega da cosa dipenderà la sua scelta: "Per quanto riguarda la mia trattativa, ho rispetto per la grande piazza. Mi devo prendere quindici giorni per vivermi la famiglia, dopo quattro mesi da incubo. A gennaio avevo rinunciato ad un paio di opportunità importanti, poi a febbraio ad Ancona sono arrivati i banditi. Il gradimento verso Reggio c'è, è totale ed è un orgoglio. Devo capire tante cose assieme alla mia famiglia. Sono sicuro che mister e direttore faranno un grande lavoro, ma servono gli attori principali che sono i calciatori. Ci sono state altre richieste. Per la mia carriera si tratta di un bivio: ho 28 anni, ho avuto la fortuna di assaggiare la A e di giocare in B, vengo da un'esperienza negativa e non posso più sbagliare. Mi attendono altri 7 o 8 anni di carriera, potrei farli alla grande ma se sbaglio cado nell'anonimato. Non sarebbe giusto dire che ho già deciso. Del presidente Praticò me ne parlano come persona seria. Ribadisco il totale gradimento, ma mi prendo qualche giorno".