Sant'Agata, E-max ed aumento di capitale: tutte le verità di Mimmo Praticò

pratico600di Paolo Ficara - Senza sosta. Il presidente Mimmo Praticò, attorniato dall'intero organigramma dirigenziale, è al lavoro per "regalare un'annata di soddisfazioni al pubblico della Reggina". Tra le impellenze riguardanti il calciomercato e l'imminente inizio del ritiro precampionato al Sant'Agata, il massimo dirigente ha risposto alle domande del Dispaccio. Non solo tematiche d'attualità, ma anche approfondimenti su questioni futuribili (bando per nome, marchio e Sant'Agata) ed altre ancora non del tutto in soffitta.

Col presidente della Reggina riprendiamo subito l'argomento dell'aumento di capitale, i cui termini per il versamento sono scaduti il 30 giugno: "Da parte nostra è stato completato, qualche socio ancora no – evidenzia Praticò al Dispaccio - C'era tempo fino al 30 giugno, ma non siamo lì col fucile spianato. Speriamo si possa coprire il prima possibile".

La passata stagione si è chiusa con una spesa di 2,5 milioni, esiste già una sorta di previsione di bilancio per il campionato che sta per iniziare? "Se facciamo i conti precisi, l'anno scorso abbiamo speso più di 2 milioni e mezzo. Abbiamo stilato un budget che riduce la parte prettamente sportiva. Per il resto, stiamo risparmiando su qualunque cosa. Ad esempio, sul ritiro. I tecnici dicono che non cambia nulla, di conseguenza fa comodo risparmiare 30 o 40 mila euro".

Praticò si sta facendo un'idea anche del calciomercato, condotto assieme al coordinatore Basile: "Per me, il calciomercato è un mondo nuovo. In precedenza, mi ci sono recato soltanto il 31 gennaio del 2017. Sotto l'aspetto tecnico lo segue il nostro coordinatore. È una bella sorpresa, spero non si tratti soltanto di una questione di apparenza. Ho trovato gente disponibile e sincera, fino ad oggi non ho visto il marcio che si vuol far apparire nel mondo del calcio. Mi sto convincendo che esista una parte sana e pulita".

Al di là di budget e volti nuovi a livello dirigenziale, cosa cambia nella Reggina rispetto alla passata stagione in termini di filosofia? "Il modo di lavorare della società è sempre uguale. Forse quest'anno c'è una migliore collaborazione tra di noi. Nella stanza accanto c'è una squadra composta da gente che lavora con serenità".

Col massimo dirigente tocchiamo il tasto della campagna abbonamenti, ancora da lanciare: "I prezzi saranno invariati, più o meno. Preferiamo fare una cosa alla volta nel migliore dei modi, stiamo pensando di allargare il ventaglio delle opzioni – rimarca il presidente Praticò - Stiamo verificando tutto ciò che si può ampliare, in termini di offerta".

Cosa si aspetta Praticò dal mister Agenore Maurizi? "Mi attendo che lavori bene, con coscienza. Come persona mi ha fatto un'ottima impressione, poi il campo è il giudice supremo. Mi aspetto che riesca a schierare una squadra in grado di giocare bene, che diverta il pubblico e punti alla permanenza".

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Ed il pubblico cosa si attende dalla Reggina, per quella che è la percezione societaria? "Al di là una parte marginale di persone che vede tutto nero a prescindere, il pubblico ci incita ad andare avanti. Non sento gente che ci chiede cosa abbiamo fatto, in senso negativo".

Di recente c'è stato un accordo tra la curatela fallimentare della Reggina Calcio ed il Comune, per la promulgazione di un bando di vendita definitivo dei beni materiali ed immateriali: "Noi pensiamo al fatto di dover utilizzare il Sant'Agata, senza del quale la squadra cittadina non può avere un futuro. Speriamo che tutto si possa portare avanti. Senza un centro sportivo, è impossibile fare calcio".

E se il bando venisse aggiudicato da un terzo soggetto? "In questo caso, la società metterà la vela per come è il vento. Valuteremo il da farsi e lo affronteremo, oggi non possiamo dire in quale maniera. Questa società non può pensare di compiere passi stratosferici. Mi auguro che il Sant'Agata venga assegnato a questa società da qui agli anni futuri, ci presenteremo per quelle che sono le nostre possibilità".

E-max se l'è inventata il Dispaccio o esiste davvero? "E-max esiste, è stato firmato un patto di riservatezza e siamo in attesa. Ci sono state chieste delle notizie, le abbiamo fornite. Non posso dire se si farà avanti. Laddove ci sono le condizioni per far sì che la società possa crescere, bisogna affrontarle".

Praticò appare più rilassato rispetto alla passata stagione: "Sicuramente sì – annuisce il presidente – anche se diverse cose mi fanno male. Mi piacerebbe che la gente, incontrandomi, sentisse la verità. Anziché inventarsela per partito preso o per colpire alle spalle. Quando parla la società, è documentata. Dire cose non vere non è nel mio costume. Sono più rilassato perché oggi mi sento più utile, più coinvolto rispetto a prima. Per vari motivi, che non stiamo qui a definire".

Cosa è stato letto nel volto dei calciatori incontrati fin qui a Milano? "I calciatori incontrati sono stati quasi tutti acquisiti. Sia a me che a Basile, piace valutare l'uomo. Il curriculum può dire tanto e può dire nulla, un anno si può fare benissimo in un posto e l'anno successivo viceversa. Per noi è fondamentale capire l'uomo".