Reggina, come hai fatto a perdere? Ma si torna da Rende con un Cucchietti in più

cucchietti600di Paolo Ficara - Trova le differenze. Pur creando i presupposti per vincere a Rende, la Reggina è tornata a casa con una prestazione di qualità e nulla più. Non sappiamo di quanti anni bisognerebbe tornare indietro, per assistere ad un tale possesso palla alla prima uscita esterna stagionale. Il piacere di veder esprimere la squadra palla a terra si mischia alla rabbia per la sconfitta. La prova positiva fa capire che si è imboccata la strada giusta, il risultato non deve sgretolare le convinzioni. Se però, oltre a non vincere, si riesce addirittura a perdere una partita in cui l'avversario ha spesso subito l'iniziativa degli amaranto, qualche spunto di riflessione deve scaturire.

L'unico metro di paragone ce l'abbiamo con la gara di Coppa Italia. Al 71' Bezziccheri, pur essendo avanti col tronco rispetto al pallone, è riuscito a segnare di tacco al Catanzaro trovandosi frontale rispetto alla porta sguarnita. Occasione simile, ma postura diversa, al 67' di Rende-Reggina per Sciamanna: lasciamo ogni commento alla Gialappa's Band. Non può essere questo episodio ad alimentare dissertazioni tecniche sull'attaccante, se gli ricapita 100 volte non sbaglia più. Casomai, fa arrabbiare di più il colpo di testa a lato del primo tempo. L'ex laziale ha il merito di essere presente in tante circostanze, un fastidio all'anca ne ha condizionato il precampionato, è attivo mentalmente e si riscatterà col passare delle settimane.

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Al momento va evidenziato come per due gare consecutive, la Reggina abbia messo un proprio uomo davanti alla porta sguarnita. E siamo ad inizio stagione. Non c'è bisogno di rimpiangere l'assenza di Bianchimano: quel pallone lo avrebbe saputo soffiare in porta anche il nipotino di Praticò. Per fortuna non siamo a marzo o ad aprile, quando un simile errore sarebbe pesato molto di più.

Sempre tornando al Reggina-Catanzaro di domenica scorsa, a Rende gli amaranto hanno giocato meglio specie nel primo tempo. Di sicuro, va considerata la diversa caratura dell'avversario. Bezziccheri ha francobollato Laaribi, ai padroni di casa era rimasta solo l'arma dei lanci lunghi già dopo pochi minuti. La Reggina ha avuto tre occasioni nitide prima dell'intervallo, avrebbe potuto mettere la gara in discesa. Quel gol non preso dai giallorossi al "Granillo", è giunto quando meno ce lo si aspettava al "Lorenzon", ossia con un Rende che ormai a tutto sembrava pensare tranne che alla vittoria.

E qui veniamo alla vera nota dolente. La squadra si è abbattuta dopo il mancato tap-in di Sciamanna, per poi liquefarsi dopo il primo svantaggio stagionale. Sul piano della tenuta mentale bisogna crescere ed alla svelta. L'improvviso crollo di fiducia ha almeno consentito a Cucchietti di esaltarsi, evitando un 2-0 che sarebbe stato inaccettabile. Ed alla fine quello che pareva il maggiore dubbio, ossia il portiere titolare, prima dell'avvio di stagione, sta progressivamente diventando certezza.