Ex Reggina, Rosati: "Il Lecce non ha grandi palleggiatori. Nel 2009 partita stranissima"

rosatiUn amico della Reggina, un competente di calcio ai massimi livelli. Gianni Rosati era stato chiamato nell'autunno del 2009, per salvare la baracca dopo gli sfasci targati Martino-Novellino in B, immediatamente dopo la retrocessione dalla massima serie. L'ex ds amaranto è intervenuto a Radio Reggio Più, parlando dei suoi trascorsi in riva allo Stretto e descrivendo minuziosamente il prossimo avversario in campionato.

Proprio a Lecce, nell'ottobre del 2009, Gianni Rosati esordì assieme al mister Ivo Iaconi perdendo 3-2 : "Con Foti e con la Reggina, l'amicizia è nata all'inizio degli anni '90 in seguito alla cessione di Roberto Cevoli dal Carpi. Il mio esordio da direttore sportivo della Reggina fu a Lecce: partita stranissima, la squadra stava rispondendo bene, poi due gol da 40 metri fecero scaturire una sconfitta immeritata. C'erano ancora delle scorie. Pagherei tutto l'oro del mondo per rigiocarla. Quella squadra aveva delle lacune, a distanza di tempo dico che non siamo riusciti a rimetterle a posto. In difesa si avvertiva paura, dopo la retrocessione dell'anno precedente. Con Foti pensammo di riportare Tedesco e Vigiani, per dare esperienza alla squadra. Dopo ogni vittoria, arrivava una sconfitta e si passava dalle speranze playoff al rischio playout. I vari Missiroli, Barillà e Viola hanno fatto emergere le proprie qualità nell'annata successiva".

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Rosati individua i difetti della capolista: "Il Lecce è una squadra attrezzata per vincere questo campionato. Spero che la Reggina faccia risultato. Per quel che ho visto, bisogna aggredirli e difendere alti, stando lontano dalla propria area di rigore per irretirli a centrocampo. Il Cosenza ha rischiato di portare via un punto, giocando così. Fanno più fatica in casa, solitamente è sintomo di poco gioco – ha avvertito Gianni Rosati a Radio Reggio Più - A centrocampo non mi sembra abbiano grandi palleggiatori, forse tecnicamente manca l'uomo dell'ultimo passaggio. Lepore gioca terzino destro, in passato giocava da trequartista o tornante offensivo. Qualcosa hanno cambiato. Per il primo posto hanno avversarie come il Trapani, che passa da 3-0 a 3-3 nella stessa partita. Il Catania, visti i trascorsi e la città, può essere l'unica rivale".

Il dirigente marchigiano non ha dubbi sul fattore che ha consentito alla Reggina, in passato, di risalire dalla Serie C fino alla Serie A: "C'era un personaggio fantastico (Lillo Foti, ndr). Ho letto una dichiarazione di Bigon, che lo inserisce tra i primi cinque dirigenti in Italia. Credo che prima o poi dovrete cambiare nome allo stadio, col massimo rispetto per Granillo che conobbi ai tempi di Tom Rosati".