Ex Reggina, T.Martino: "Uno come Poli andrebbe preso in società"

regginanovantanoveUn'emozione per sempre. È quella che ci ha regalato Tonino Martino il 13 giugno 199, mettendo nel sacco il pallone della Serie A. L'autore dell'1-2 sul campo del Torino, valso il primo storico salto nella massima serie, segue sempre con grande attenzione le vicende amaranto. Ai microfoni di Radio Reggio Più, a distanza di 18 anni, l'ex centrocampista ha parlato senza peli sulla lingua anche di alcune situazioni legate a quell'annata.

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"Perdevo tempo ad ogni fine allenamento, per vedere Pirlo calciare in porta. Era uno spettacolo già all'epoca, aveva 20 anni. Dentro lo spogliatoio era una persona molto scherzoso. Dico grazie a Poli ed a gente che insegnava lo spirito Reggina. Uno come Poli, in società, lo prenderei sempre e comunque. Ho visto poche persone piangere dentro uno spogliatoio, dopo una sconfitta. Parliamo di cuore dentro una maglia. Alla società direi che fa sempre comodo avere gente attaccata alla maglia, farebbe da collante con la tifoseria - ha ribadito Tonino Martino a R+ - Io e Poli saremmo dovuti andare a Messina, ma non potevamo mai disonorare quella maglia. L'esonero di Gustinetti? Non c'è mai stata una motivazione concreta, forse Foti prese come un tradimento il suo accordo con l'Empoli per la stagione successiva. Ma in quelle ultime 6 partite, avremmo potuto giocare anche senza allenatore".