Reggina: serve atto di responsabilità per non marcire a vita in C

regginacatenedi Paolo Ficara - Chi farà saltare il banco, dovrà pagarne le conseguenze. Prima verrà impressa un'accelerata alla trattativa iniziata ieri tra la P&P Sport e gli avvocati Sfara e De Salvo, per la cessione delle quote di maggioranza della Reggina, meglio sarà per tutti. Gli investitori stranieri hanno stabilito un budget ben preciso, per andare sull'all inclusive comprensivo di squadra, stadio e Sant'Agata. Ogni euro dato alla P&P Sport, sarà un euro tolto alla costruzione dell'organico. Per intenderci: offrire 300.000 euro in più del dovuto, significherebbe rinunciare a due grossi calciatori.

Non conoscere il nome del potenziale acquirente, non significa affatto che bisogna dubitarne circa la serietà. Anzi, fosse un arruffone avrebbe colto l'occasione per farsi pubblicità gratuita. Quando è uscito fuori il nome del cinese che alla fine, dopo mesi di trattative, si è preso il Milan? Si è speso il sindaco, con un comunicato: significa che ha fiducia totale, altrimenti non si sarebbe mai espresso con quei termini. Se è vero, come è stato ammesso dal socratico, che in passato sono avvenuti altri incontri con gente interessata alla Reggina, non è possibile che non si sia mai concluso nulla solo perché gli altri sono buffoni. Pecunia non olet.

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Ci si è sempre riempiti la bocca con parole di amore verso la tifoseria, si è spesso sottolineato di esser pronti a mollare la poltrona in presenza di qualcuno più facoltoso. Bene, quale migliore occasione?

Avrebbe dovuto essere la P&P Sport a sbattersi, in questi due anni, per trovare qualcuno in grado di supportarli o sostituirli, nell'ottica di restituire alla Reggina almeno una dimensione da squadra che possa ambire al vertice in C, come minimo. Qui gli sta cascando la manna dal cielo, sarebbe da incoscienti disquisire sull'assurda ipotesi che possa essere muffita. Bisogna assumersi una responsabilità ben precisa. Se non viene portata a termine nemmeno questa trattativa, rischiamo di marcire a vita in una categoria nella quale, con questa società, fin qua non siamo nemmeno riusciti a battere il Monopoli. In nome di che cosa?

La realtà attuale offre tante opportunità, per chi vuole spendersi per la propria città senza rischiare grossi capitali. Ad esempio, la Viola è in grossa difficoltà. Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Gianni Petrucci, è un notorio amico dai tempi dei cinque cerchi. Perché il socratico non va a salvare il basket a Reggio? Prima di condannare a morte il calcio.

La redazione del Dispaccio esprime cordoglio per la scomparsa della mamma di Mimmo Toscano, ala destra dell'ultima promozione dalla vecchia C1 alla B. Un abbraccio anche a Ciccio Cozza, protagonista indiscusso degli anni migliori con due promozioni dalla B alla A e svariate salvezze, alle prese con problemi di salute che gli auguriamo di risolvere al più presto.