Falcomatà sullo stadio: "Fare un bando a stagione in corso sarebbe un autogol"

GranilloLa versione del principale indiziato. Il sindaco Falcomatà, da più parti attaccato per le vicende che hanno portato alla chiusura temporanea dello stadio "Oreste Granillo", ha chiarito i fatti a Video Touring. Inoltre, il primo cittadino ha spiegato il motivo per cui l'impianto non è stato ancora messo a bando.

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"È stato chiesto di poter aprire la gradinata. Ciò ha comportato che venisse messo tutto di nuovo in discussione. Con consigli e prescrizioni dati dalla Commissione di Vigilanza. Firmando, il sindaco si è assunto l'onere di far disputare la gara col Bisceglie, consapevole che la totalità delle prescrizioni sarebbero eseguite nei giorni successivi. La Commissione di Vigilanza chiede una verifica sull'agibilità del Granillo. È una storia che si ripete. Mio padre fu destinatario di 40 avvisi di garanzia, perché mancava la garanzia della copertura in tribuna. Abbiamo chiamato il collaudatore dell'epoca. La Commissione ha chiesto di stringere i bulloni. Dopodiché, la storia si è conclusa".

"Non c'è la necessità di un nuovo stadio. In occasione della visita del presidente del Coni, la giunta approverà il progetto preliminare di riqualificazione della piscina comunale ed area circostante. Ne beneficerà il quartiere di Gebbione. Oggi non si mette a bando il Granillo per motivi evidenti: se vogliamo consentire alla società di poterne avere la disponibilità per la stagione, fare partire un bando a stagione in corso sarebbe un autogol. Sarebbe possibile fare concerti, ma andrebbero a pregiudicare la salute del manto erboso, quindi non a stagione in corso".