Reggina, Toscano si presenta: "Su questo campo ho vinto. L'acquisto più importante è il pubblico"

toscano600Ritorno a casa. Per Mimmo Toscano, cresciuto a pochi passi dal vecchio Comunale, non poteva esserci location migliore dello stadio "Granillo" per essere presentato come nuovo allenatore della sua Reggina. Tocca a lui centrare l'obiettivo della promozione in B. Il tecnico ha toccato vari argomenti in conferenza stampa, iniziando dalla separazione con la Feralpi Salò e proseguendo con le caratteristiche dovrà avere la sua squadra.

"La mia situazione non era facile. Devo ringraziare il presidente ed i direttori che mi hanno aspettato. Gli va da atto di aver creduto in questa operazione, c'eravamo stretti la mano – queste le prime significative parole di mister Toscano - Sapevano che nel momento in cui mi sarei liberato dalla Feralpi, il mio sogno era di ritornare nella mia città e sedermi su quella panchina. Nemo profeta in patria è una frase che la togli di mezzo, se le cose vanno bene. Altrimenti la confermi. Si parte dal settimo posto come base, significa che l'anno scorso altre squadre hanno fatto meglio di noi. Credo che ci serva una strutturazione ed un'organizzazione, commettendo meno errori degli altri. Vedo tanta frenesia nel sapere la squadra, è l'ultimo dei miei pensieri. Bisogna avere le idee chiare e seguire una direzione. Tutte le componenti portano dei punti. Se si è tutti uniti, qualche punto in più lo possiamo fare".

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Poi la costruzione della squadra: "Si stanno facendo valutazioni a 360 gradi. Capiremo chi fa al caso nostro, scegliendo prima l'uomo. La mia esperienza dice che ci vuole prima l'uomo, l'atleta, l'ambizione di lasciare un segno a Reggio Calabria. Dico sempre ai miei calciatori che bisogna lasciare il segno, indipendentemente se si vince o si perde. 55 punti non sono pochi, per la passata stagione. L'acquisto più importante dev'essere il pubblico che ho visto col Monopoli. La cosa più importante è cucire il vestito giusto rispetto al materiale a disposizione. Non sono un integralista, ho praticato moduli diversi. Tutto dipenderà dal materiale che riusciremo a portare a Reggio. Devono essere funzionali alla nostra idea".

Il contatto con Gallo ha lasciato il segno: "Il presidente ti trasmette entusiasmo, motivazioni ed ambizione. Insieme cercheremo di costruire qualcosa di solido. Da parte di direttore e presidente ho visto tanta voglia di costruire. Staremo attenti a commettere meno errori degli altri. Il ritiro dovrebbe iniziare il 12 o il 13 luglio, stiamo valutando la sede".

Confermate le nostre anticipazioni circa il gruppo di lavoro: "Lo staff tecnico è composto da Michele Napoli, allenatore in seconda. Andrea Nocera, preparatore atletico. Stefano Pergolizzi, preparatore dei portieri. Con Massimo Drago mi lega una forte amicizia e stima. Andrea Nocera è sotto contratto con la Reggina, ci siamo fatti una chiacchierata. Lo reputo un bravo professionista, ho ritenuto opportuno che facesse parte del mio staff. L'attaccante più forte allenato in passato? Ne ho avuti tanti, forse Antenucci".

Toscano ha conoscenza del girone, oltre che della categoria: "Ci sono dei reparti in cui siamo totalmente scoperti. La base è importante, bisogna intervenire sbagliando il meno possibile. La competizione è logorante. La squadra deve saper lottare e sacrificarsi, essere aggressiva e propositiva. Deve giocarsela con chiunque, uscendo dal campo sapendo di aver dato il massimo e forse di più. In questo girone ho visto poche squadre che giocano bene. La differenza tra le squadre importanti e quelle meno strutturate, è più evidente".

Non poteva mancare una battuta sul suo passato da giocatore della Reggina, con tanto di campionato vinto nel 1995 in Serie C1: "Ancora oggi ci sentiamo con Mariotto, Carrara e Aglietti. C'era tecnica, fame, voglia, ambizione. Io venivo da un infortunio non è stato semplice. La Reggina è la mia infanzia, la mia crescita calcistica. Ci allenavamo dietro la curva Catania, in terra battuta. Ti passa il film di tutte le emozioni vissute da ragazzino. Su questo campo ho vinto. Dire che sono felice non dà l'idea. So solo io le emozioni che si stanno smuovendo dentro".

p.f.