Lamezia, Sinistra Italiana: "Stato non può lasciare solo Rocco Mangiardi"

"Nel giorno in cui tutta l'Italia fa memoria del sacrificio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, e alla vigilia dell'anniversario dell'uccisione dei due nostri concittadini Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, ancora una volta con l'operazione "Crisalide lo Stato infligge un altro durissimo colpo alla 'ndrangheta lametina, colpendo alcune delle più pericolose cosche che per anni hanno tenuto sotto scacco la nostra comunità, insanguinando le strade con la violenza, "soffocando" gli imprenditori onesti e tutti i cittadini. Alla Magistratura e a tutte le forze dell'ordine va il nostro grazie per il lavoro di tutti questi anni, che ha permesso di bonificare il nostro territorio dalle forze criminali e oggi ci consente di vivere in una comunità più libera e democratica".
Lo scrive in una nota il circolo di Sinistra Italiana Lamezia Terme.

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"In queste stesse ore, leggiamo purtroppo di quanto accaduto a Rocco Mangiardi rimasto senza scorta all'aeroporto di Malpensa, a Milano, dove si trova per portare la sua testimonianza agli studenti. Ed è gravissimo che, come egli ha stesso ha dichiarato, la stessa inaccettabile vicenda sia capitata già un'altra volta nel giro di poche settimane. E ancora, circa un anno fa, l'incomprensibile decisione del Ministero di ridimensionare la scorta a Mangiardi, mettendolo nelle condizioni di non avere una tutela adeguata. Ci stringiamo attorno a Rocco, per esprimergli solidarietà e sostegno, per dirgli il grazie di tutta la nostra comunità. Con la sua denuncia, Mangiardi ha infranto il muro dell'omertà in questa città e ha dato coraggio a tanti imprenditori e cittadini onesti di ribellarsi al racket e alla sopraffazione mafiosa. Tutta la nostra comunità deve essere vicino a Rocco e sostenerlo. Lo Stato non può lasciare solo Rocco Mangiardi. Non sono tollerabili distrazioni. Episodi come quelli di ieri sera non devono ripetersi. La lotta alla criminalità non è cerimonia e non può limitarsi alle commemorazioni. Deve essere vicinanza concreta, con uomini e mezzi, a chi, come Rocco Mangiardi, ha combattuto le cosche "corpo a corpo", da uomo libero per restare uomo libero. E per rendere più libera la sua comunità.
Ci auguriamo che su questi fatti, come purtroppo da troppo tempo sta succedendo, la città non resti in silenzio. Non dimentichiamo le molteplici intimidazioni che nei mesi scorsi hanno tornato a far tremare la città. Interroghiamoci tutti, dalle forze politiche all'amministrazione comunale, dalle categorie imprenditoriali al mondo dell'associazionismo, ai singoli cittadini perché al lavoro impagabile di Magistratura e Forze dell'Ordine si affianchi la responsabilità di ognuno di noi e di tutta la comunità nel respingere ogni forma di criminalità e di compromesso con la criminalità. La città faccia la sua parte fino in fondo perché Lamezia non faccia passi indietro".