Comunali a Catanzaro: Ciconte in visita ai quartieri di Santa Maria, Aranceto e Corvo

Prosegua la campagna elettorale del candidato sindaco del centrosinistra Vincenzo Ciconte tra i quartieri della città. Ieri è stata la volta di Santa Maria, Aranceto e Corvo, dove Ciconte ha potuto verificare come in queste zone della città si sia compiuto uno dei più grandi fallimenti delle amministrazioni guidate da Sergio Abramo. Dalla rabbia dei cittadini, dal degrado dei luoghi, dalla noncuranza assoluta degli spazi di aggregazione e di socialità, si può giungere ad una sola conclusione: in questi anni il centrodestra ha prodotto un totale scollamento dell'amministrazione con i cittadini, con un conseguente crollo della fiducia da parte della popolazione nei confronti delle istituzioni e delle autorità. Adesso spetta alla squadra del centrosinistra ridurre il distacco sociale e logistico. E ieri, grazie ai tanti sostenitori e candidati presenti, Ciconte ha avuto l'ennesima conferma che la città voglia cambiare, crescere con un programma alternativo e costruito da una coalizione che ha a cuore la città e ha ben chiari gli strumenti da mettere in campo per contrastare emarginazione e carenza di servizi. Sono necessari robusti piani di intervento, che intersecano i gravi deficit logistici con la condizione di disagio sociale.

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"L'errore compiuto fino ad oggi – ha spiegato il candidato a sindaco - è stato affrontare la questione "periferie e quartieri" come se fosse un problema avulso dal concetto di città, finendo per accentuare il loro distacco invece di accoglierle all'interno di una visione di città complessiva. Il risultato è una Catanzaro priva di identità, in cui gli abitanti dei quartieri periferici si sentono isolati, discriminati, quasi non appartenenti alla stessa città".

"La futura amministrazione – ha aggiunto Ciconte - porterà avanti: un programma di inclusione e integrazione sociale, attraverso un'azione integrata sui quartieri Santa Maria, Germaneto, Corvo, Aranceto e Pistoia. Per fare ciò puntiamo sull'utilizzo e sulla spesa corretta dei fondi comunitari della nuova programmazione 2014/2020 finalizzata all'emersione delle aree di disagio e al recupero delle periferie. Proponiamo, ancora, l'istituzione di un servizio municipale volontario, per la cura del verde e di spazi pubblici al fine di promuovere la partecipazione dei giovani delle periferie nella vita della comunità. Bisogna diffondere l'effetto "città" su tutto il territorio urbano, occorre trasformare il problema in una opportunità, trasformando le periferie in floride centralità urbane. Orgogliosamente diverse e al tempo stesso coese e complementari all'interno di un unico grande progetto di città".