Comunali a Catanzaro, il candidato sindaco Fiorita: "Qui la politica è stata debole"

«Purtroppo non abbiamo poteri forti a Catanzaro, abbiamo poteri deboli che sono diventati forti perché la politica è stata debole». A dirlo è stato Nicola Fiorita, candidato a sindaco per le liste civiche Cambiavento, Catanzaro 1594 e Insieme per Fiorita. In un confronto con gli altri candidati alla carica di primo cittadino organizzato dalla CGIL presso il MUSMI, Fiorita, sollecitato dalle domande dei responsabili di settore delle organizzazioni sindacali, ha quindi articolato la sua denuncia: «Non sono contro i privati, anzi vorrei che ci fossero più privati che investono. Ma non possiamo chiedere ai privati di difendere il bene comune, quello è il ruolo della politica e dell'amministrazione comunale. I privati, giustamente difendono i loro interessi, a difendere gli interessi pubblici ci dovrebbe pensare la politica. E non sempre ciò è accaduto con alcuni consiglieri comunali portatori di interessi personali che passano indifferentemente da una coalizione all'altra solo per perpetuare il loro potere».

Il confronto si è quindi articolato su temi come il welfare ed i trasporti e Fiorita ha esposto le sue tesi. Partendo però da una considerazione di base: «La nostra idea della politica è quella di un percorso partecipato in cui tutti possano intervenire. Sul welfare è evidente che Catanzaro è indietro di anni rispetto ad altre realtà e tale divario deve essere al più presto colmato perché bisogna rendersi conto una volta per tutte che Catanzaro è nel mondo e non è un'entità distaccata dove nulla può accadere. I trasporti sono uno dei capitoli base del nostro programma di governo. Abbiamo portato a Catanzaro alcuni dei maggiori esperti nazionali del settore che ci hanno dato le indicazioni dove potere intervenire. Pensiamo a risposte differenziate a seconda delle zone con una forte innovazione su Catanzaro Lido ed a proposito del Pendolo dico che dobbiamo prepararci alle cose che progettiamo per non rischiare di dare vita ad opere insostenibili».

Gli ultimi accenni Fiorita li ha dedicati alla legalità: «La legalità per noi è un valore essenziale. Catanzaro non è più un'isola felice così come alcune inchieste hanno messo in luce: le cosche hanno ormai assunto il controllo del territorio con imprenditori locali votati alle stesse cosche, addirittura a loro disposizione».

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Nella chiusura, Fiorita ha infine condensato le ragioni della diversità politica che rappresenta: «Nel passato abbiamo avuto un'amministrazione insensibile rispetto ai cittadini e ha addirittura umiliato la funzione della politica. Basti pensare alla convocazione alle ore 21 dell'ultimo giorno utile per approvare le linee guida comunali sul Piano Casa. Negli anni non sono state eliminate le incrostazioni che hanno bloccato la vita politica e sociale di questa città. Ora è il momento di avere meno inaugurazioni, più diritti e più legalità».