Elezioni a Catanzaro, Parentela (M5S): “Serve opposizione dentro e fuori il Palazzo”

«Che nel Pd non si discuta più è motivo ricorrente dopo ogni elezione. Tuttavia i cocci restano sempre a terra». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Paolo Parentela, commentando la sconfitta del candidato sindaco Enzo Ciconte a Catanzaro. «Il risultato del Pd nel capoluogo regionale – prosegue il parlamentare 5stelle – è imputabile in primo luogo al governatore Mario Oliverio, al suo stalinismo, alle sue convinzioni antistoriche e all'ostinato arroccamento all'ultimo piano della Cittadella. Stesso epilogo si era visto a Cosenza, ma senza correttivi da parte del Pd, da cui sono peraltro fuoriusciti centinaia di ragazzi, stanchi di essere subalterni a vecchie logiche e figure».

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«Noi – prosegue il parlamentare – non siamo nemmeno entrati nel consiglio comunale di Catanzaro, anche perché abbiamo ritenuto bastevole, sbagliando, esporre i nostri metodi e programmi. Abbiamo imparato la lezione, molto dura ma utile: dobbiamo essere meglio radicati sul territorio e costruire l'alternativa parlando in faccia ai cittadini». «L'autocritica – sottolinea il deputato – è indice di maturità e visione, ma nel Pd questo non l'hanno capito. Permane una sudditanza a Oliverio, che ha perduto lucidità e non si è accorto che gli elettori l'hanno punito, dopo avergli creduto nel 2014». «A Catanzaro – conclude Parentela – si gioca adesso una partita importante contro l'avanzata di un centrodestra identico a se stesso, abbagliato dal miraggio del potere. In consiglio comunale e fuori bisognerà esprimere un'opposizione rigorosa e costante, dato il pericolo che si consolidino pratiche di palazzo contrarie al bene comune».