Legalità, lavoro e sviluppo all’incontro convocato dal presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, su richiesta di Cgil, Cisl e Uil

Le problematiche relative alla legalità, al lavoro e allo sviluppo produttivo del territorio: sono questi i principali argomenti affrontati nell'incontro tenuto questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo di Vetro tra le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e il presidente della Provincia di Catanzaro.
Enzo Bruno, anche nella sua veste di presidente di Upi Calabria, ha immediatamente accolto la richiesta di incontro avanzata dai sindacati, ritenendo fondamentale il loro sostegno nella difficile battaglia in difesa degli Enti intermedi, depotenziati dalla riforma Delrio.
La riunione ha fornito al presidente Bruno l'opportunità di fare il punto sulla situazione attuale dopo la bocciatura del referendum del 4 dicembre 2016 che, sancendo la conferma delle Province quali enti costituzionali e il superamento della trasformazione in Aree Vaste, porta ad una necessaria revisione normativa e funzionale degli Enti intermedi.
All'incontro hanno preso parte, oltre al presidente Bruno e al vice presidente della Provincia di Catanzaro Marziale Battaglia: i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Raffaele Mammoliti, Pino De Tursi e Santo Biondo; Enzo Scalese ed Ernesta Taverniti della segreteria provinciale Cgil; Marina Marino della segreteria territoriale della Cisl Catanzaro, Crotone e Vibo; Benedetto Cassala della segreteria Uil di Catanzaro.
Il grido d'allarme del presidente Bruno, lanciato anche di recente al tavolo tecnico sulla sicurezza del territorio nell'ambito di "Cantiere Calabria", è stato ribadito anche durante il confronto con i sindacati: la difficile situazione economica e organizzativa delle Province che operano in un contesto legislativo di estrema difficoltà mette a rischio la garanzia dei servizi.
Alla luce delle funzioni fondamentali in capo alle Province - Viabilità, Edilizia scolastica, Trasporti e Ambiente – soprattutto in riferimento a strade e scuole, le difficoltà si proiettano sull'impossibilità di assicurare i servizi per la sicurezza dei cittadini.
Evidenziata, inoltre, la necessità di una legge regionale di iniziativa della Giunta regionale che chiarisca in maniera netta l'attribuzione delle funzioni residuali alle Province (la gestione dei parchi, del sistema museale, delle strutture sportive e dei Centri per l'Impiego). Funzioni importanti che continuano ad essere esercitate a spese delle Province, in attesa della restituzione delle somme anticipate da parte della Regione.
L'accento è stato posto sulla drammatica situazione finanziaria della Provincia di Vibo Valentia che in stato di dissesto non riesce – oltre che a pagare gli stipendi – a garantire la sicurezza dei 32 istituti scolastici e ha già chiuso il 50 per cento dei 900 chilometri di strada di competenza.
Ribadito, quindi, il ruolo fondamentale delle Province quali enti di prossimità, riferimento dei Comuni su cui ricadono le principali criticità finanziarie e amministrative, e la necessità di fare fronte comune, costruendo una sinergia operativa per dare risposte ai cittadini. Le professionalità e le competenze delle Province, maturate in anni di esperienza nel settore ad esempio del dissesto idrogeologico e dei Centri per l'impiego, devono essere recuperate e rilanciate proprio in un quadro di potenziamento del sistema delle autonomie locali con ricadute positive sul territorio.
Biondo, De Tursi e Mammoliti hanno puntato l'attenzione proprio sulla necessità di una riconfigurazione dell'organizzazione degli Enti locali per rispondere alle istanze dei cittadini in termini di servizi, puntando sullo sviluppo, sulla legalità, sul lavoro e sulla lotta alla povertà, oltre che sulla sicurezza.
La ripresa della concertazione e la costruzione di un proficuo rapporto con istituzioni e mondo imprenditoriale proprio partendo dall'Area centrale della Calabria sono strategici e imprescindibili per entrare nel merito dei problemi e perseguire soluzioni, hanno evidenziato i rappresentanti sindacali al tavolo mettendo in evidenza la soddisfazione per la tempestività dell'incontro e la sensibilità dimostrata dal presidente Bruno.
La finalità dell'incontro richiesto al presidente Bruno era proprio questa: creare un contesto di confronto positivo per individuare un percorso sinergico di azione risolutiva sui singoli problemi e temi posti di volta in volta. Fare fronte comune, insomma, sul tema del lavoro, dell'inclusione sociale e delle infrastrutture, prima di tutto.

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I sindacati sostengono anche la necessità di una interlocuzione con la Regione Calabria, che deve al più presto riconvocare l'Osservatorio permanente degli Enti locali tenendo conto delle rivendicazioni dei territori attraverso la voce dei propri rappresentanti istituzionali e sindacali.
Il presidente Bruno, infine, ha anticipato ai sindacati una nuova convocazione del tavolo di confronto aperto oggi dopo la riunione del Direttivo nazionale dell'Upi del prossimo 21 settembre, finalizzato alla ripartizione dei fondi messi a disposizione dal Governo nazionale alle Province per favorire l'approvazione dei bilanci degli enti che sono nelle condizioni di procedere in tal senso. Bruno ha ipotizzato, raccogliendo il sostegno di Cgil, Cisl e Uil, anche la possibilità di organizzare una iniziativa regionale sullo stato degli Enti locali in Calabria proprio al fine di illustrare la situazione e definire un'azione d'intervento unitaria.