Torna "Cantine aperte": Calabria tra vino e turismo enogastronomico

Torna "Cantine Aperte". L'iniziativa che dal 1993 al 2017 ha superato il milione di partecipanti in Italia, si svolgerà da domenica 27 maggio a sabato 2 giugno su tutto il territorio nazionale. Grazie a "Cantine Aperte in Calabria" le aziende che fanno parte del "Movimento turismo del vino Calabria" apriranno le porte a turisti, estimatori o semplici curiosi che desiderino conoscere il mondo del vino e chi lo produce. L'evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa all'interno della Cittadella regionale nell'area cultura di Pecco. "Stiamo puntando su questo settore - ha dichiarato Mauro D'Acri, consigliere regionale delegato all'Agricoltura - facendo sistema e rete e visti i risultati qualcosa di buono è stata fatta in questi anni dalla Regione. Con Cantine Aperte andiamo a raccontare quello che si fa nelle aziende interagendo con il territorio, mostrando la qualità che possiedono. Certo, c'è ancora tanto da fare e l'obiettivo è portare le persone da noi per la nostra biodiversità che sta diventando la nostra forza". Ad aderire a "Cantine Aperte" 14 aziende ed a parte quelle storiche, che tradizionalmente hanno sempre preso parte a questa manifestazione, ci sono molte novità provenienti da tutta la Calabria.

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"Ci sono realtà che arrivano da Cosenza e Reggio Calabria che gli altri anni non hanno preso parte all'iniziativa - ha sottolineato Pier Luigi Aceti, presidente del 'Movimento turismo del vino Calabria' - e questo ci fa ben sperare per la crescita dello stesso fenomeno enoturistico in sé che è veramente importante. Le cantine, infatti stanno dimostrando un dinamismo notevole perché gli appassionati poi vogliono conoscere il territorio che circonda le aziende. Non si tratta più di un fenomeno economico secondario il turismo del vino perché le cantine aprono quotidianamente le porte per visite e acquisti ai turisti". Un modo, dunque, per raccontare a flussi di persone provenienti da ogni parte d'Italia e del mondo la Calabria attraverso il vino cui la Regione sta studiando, come ha spiegato il presidente dell'Enoteca regionale Gennaro Convertini. "Il turismo enogastronomico - ha detto - deve essere considerato un fatto strategico e non occasionale. Il mercato del vino è una giungla. Per questo il turista deve essere portato nelle cantine, perché il turista del vino è un estimatore, sa riconoscere la qualità e poi apprezzerà l'eccellenza e la ricercherà in futuro. In questo senso stiamo lavorando per formare le singole aziende a diventare oltre che produttori anche recettori di turisti, perché non tutti sono pronti. Ogni cantina deve diventare una enoteca regionale. Non bisogna solo parlare della propria azienda, ma di tutto il territorio, così si promuove la Calabria".