Catanzaro, capigruppo maggioranza: "Sinistra del cambiamento in crisi di identità"

Si riporta testo integrale della nota diramata dai capigruppo della maggioranza Luigi Levato (Forza Italia), Ezio Praticò (Catanzaro da Vivere), Rosario Mancuso (Catanzaro con Abramo), Giuseppe Pisano (Officine del Sud) e Andrea Amendola (Obiettivo Comune):

"Le vie della politica, come quelle del Signore, sono infinite. Si sa. Nulla di nuovo sotto il sole, quindi. Ma la 'logica secolare' della duttilità politica in consiglio comunale, se non fosse comica, diventerebbe grottesca. L'ultima novità è infatti relativa all'avvento dei moralizzatori e strenui difensori del bene pubblico, forti del 23% lodevolmente ottenuto da Cambiavento alle elezioni dell'anno scorso, rinvigoriti dall'asse Fiorita-Costanzo. Un'alleanza insomma, che appare sempre più salda giorno dopo giorno tra Cambiavento e Fare per Catanzaro, francamente inedita".

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"E che solleva più di qualche perplessità nell'ottica della logica dei 'duri e puri' sbandierata dagli aficionados del prof. Ma tant'è e chi l'avrebbe mai immaginato. Sarà l'effetto della Politica 3.0, quella bella, che parte dalla gente. Dal basso, come dicono questi amici che parlano bene, livello in cui ad esempio come per magia il Demonio Costanzo, appellato politicamente così da una parte della sinistra antagonista catanzarese anche e soprattutto per la sua ex lunga militanza nel centrodestra, diventa l'Angelo Sergio in nome forse di un futuro patto programmatico per la scalata al vertice di Palazzo De Nobili. Sarà, ma se per i latini più o meno un paio di millenni fa era 'pecunia non olet' a noi verrebbe molto più sommessamente da esclamare che anche i voti, in particolare se decisivi per vincere, non hanno odore. Chissà, però, come la pensa a riguardo il Grillo Parlante di Cambiavento Gianmichele Bosco, che non lesina censure a tutto e tutti. Sarà felice dei suoi nuovi compagni di viaggio Costanzo e Fabio Celia? Impartirà altre lezioni di amministrazione ed etica. Si esprimerà, com'è solito fare a ogni stormir di fronda, o preferirà non perdere l'occasione per tacere? L'aspetto importante, tuttavia, non sono certo le scelte di Bosco, pur con tutto il rispetto che nutriamo per lui, bensì un chiarimento definitivo sulla posizione di chi a furia di vedere la pagliuzza nell'occhio altrui potrebbe non accorgersi della trave nel proprio. Ma del resto neppure questa sarebbe una novità, soprattutto a sinistra. Ci permettiamo infatti di mutuare il celebre aforisma di un Socialista di Ferro come Pietro Nenni: 'A fare a gara a fare i puri, c'è sempre uno più puro che ti epura'. E se lo diceva lui... Ci risparmino allora i colleghi Fiorita e Bosco le lezioncine dalla cattedra, anche perché il primo potrà continuare a farle nelle aule dell'Unical mentre il secondo rifletterà sulle conseguenze di una probabile crisi d'identità politica".