Catanzaro, Battaglia e Costanzo: “Non solo azienda unica, si pensi a garantire la continuità assistenziale h24 tra i presidi sanitari”

"Lascia davvero esterrefatti la storia della paziente 85enne che, dopo una lunghissima trafila di contatti intercorsi tra strutture sanitarie calabresi e non, è stata trasferita in elisoccorso dall'ospedale di Catanzaro a quello di Reggio per poter ricevere le cure di cui necessitava a fronte di un dolore avvertito all'addome". Lo affermano i consiglieri comunali Demetrio Battaglia e Manuela Costanzo. "Questa vicenda, che sarebbe potuta accadere tranquillamente ad ognuno di noi - proseguono - dimostra ancora una volta come lo stato della sanità nella nostra regione versa in una totale confusione di ruoli e di competenze. Se da una parte è apprezzabile lo sforzo portato avanti dal commissario Scura e da tutte le forze politiche verso la creazione di un'azienda ospedaliera unica a Catanzaro, pensiamo che, al di là di quelli che saranno gli impegni sulla carta, debbano essere adottati tutti i provvedimenti necessari a garantire una continuità assistenziale h24 tra le strutture del territorio. Il caso che è capitato all'anziana è la prova lampante che qualcosa non è andato nel verso giusto e che non è possibile che tra i presidi sanitari ci sia un rimbalzo di responsabilità e una non chiara ripartizione delle competenze.

Sorge il dubbio che non esista o non venga fatto rispettare un protocollo gestionale per l'area emergenze, se è vero che l'anziana paziente è stata presa in carico dopo diversi tentativi andati a vuoto. Nel caso specifico, trattandosi di un intervento afferente alle cardiochirurgie, proprio l'azienda Mater Domini, eccellenza nel settore, avrebbe dovuto dare risposte e disporre di medici specialisti reperibili. Allo stesso tempo, si deve fare chiarezza sul corretto funzionamento del magazzino di ausili e protesi autorizzati di cui si deve garantire la piena disponibilità. Un tale quadro così ambiguo mette a rischio il diritto alla salute, costituzionalmente riconosciuto ai cittadini che non possono pagare sulla propria pelle le debolezze di un sistema deficitario. Auspichiamo, dunque, che il commissario e tutte le altre autorità competenti prendano in mano la situazione determinando in maniera precisa ruoli, funzioni e competenze che i presidi sanitari devono rispettare nel caso di emergenze".

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