Caraffa di Catanzaro, Ciambrone: "Non limitare consiglio comunale a proprio uso e consumo"

"Alcuni avvenimenti si verificano solo nel nostro Comune:

Nella mattinata di Martedì 11, apprendiamo dalle bacheche comunali presenti in Paese, della convocazione del Consiglio, fissata per Giovedì 20 Dicembre alle 16.00; ma andiamo per ordine e spieghiamo bene ciò che non va e non può andare.

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- La convocazione viene notificata a Noi Consiglieri Comunali, solo in serata, ovvero DOPO averla affissa nelle banche Pubbliche Comunali.

- Viene delegittimata la nostra figura, facendo passare in secondo piano la nostra funzione, in quanto "per caso" "ne veniamo a conoscenza dalle bacheche Comunali", ancor prima che la stessa convocazione ci venga notificata, ma soprattutto ancora una volta, nonostante sia istituita la conferenza dei capigruppo, organo che servirebbe proprio a discutere sull'organizzazione dei Consigli Comunali, la stessa non viene convocata.

- Si limita la partecipazione della cittadinanza e forse di qualche consigliere alla pubblica assise; infatti, un Consiglio convocato alla 16.00 di un Giovedì di fine anno (giorno ed orario lavorativo) non è concepibile.

Chiediamo all'Amministrazione Comunale, al Sindaco ed al Presidente del Consiglio, un "inversione di rotta" rispetto a quanto detto, in quanto i consigli comunali dovrebbero essere concepiti come luoghi dove ampliare la discussione sui temi, le problematiche ed i punti all'O.d.g. e non limitarla o addirittura velocizzarla ad "uso e consumo proprio". Lo afferma in una nota il consigliere comunale di Caraffa di Catanzaro, Luigi Ciambrone, di Pensiero Libero.