A Catanzaro mobilitazione contro il Decreto Sicurezza

Salvini Matteo2buonaErano un centinaio di persone al sit-in in piazza Prefettura a Catanzaro, organizzato per protestare contro il Decreto Sicurezza varato dal governo nazionale.

Una mobilitazione promossa dal Comitato provinciale dell'Associazione nazionale partigiani (Anpi), dalla Cgil Area Vasta, da Libera, dall'Uisp e dalla Rete degli Studenti Medi.

Presenti anche associazioni come Emergency, l'Ordine regionale degli assistenti sociali e partiti come il Pd, Sinistra Italiana, Potere al Popolo.

"E' assolutamente necessario bloccare questo Decreto Sicurezza – ha detto il coordinatore regionale e provinciale dell'Anpi, Mario Vallone – che configura un vero e proprio apartheid giuridico e paradossalmente alimentera' ancora piu' l'insicurezza e il numero dei reati. Gli effetti saranno negativi per tutto il Paese e soprattutto per la Calabria, basti pensare alla misura della chiusura degli Sprar, che rischia di comportare anche la perdita di numerosi posti di lavoro, dell'ordine di oltre 2000 nella nostra terra. E soprattutto mettera' sulla strada molti migranti che diventeranno irregolari: abbiamo purtroppo il sospetto che questo rischio sia stato calcolato ad arte dal ministro Salvini, che poi potrebbe trovare il pretesto per un ulteriore assalto ai diritti umani. Contro questo disegno dobbiamo alzare il livello d'attenzione, anche se dobbiamo evidenziare che e' davvero strano che il presidente della Repubblica abbia controfirmato questo provvedimento che a nostro avviso e' palesemente incostituzionale". Vallone ha sottolineato che il sit-in è stato stato dedicato al ricordo delle vittime di recenti tragici eventi che hanno riguardato la tendopoli di San Ferdinando (Reggio Calabria), "una struttura che dev'essere immediatamente smantellata".

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