Nuovo ciclo di incontri per “Borghi in MoVimento”

"Il primo ciclo di Borghi in MoVimento è terminato. E un nuovo ciclo, già in cantiere, si affaccia all'orizzonte in vista della primavera. Nel mentre, però, abbiamo deciso di dare luogo ad un'anteprima. Un assaggio, ad iniziare dai temi, di quella che dovrebbe, e potrebbe, essere la seconda edizione.

Per questo ci incontreremo sabato 23 febbraio, dalle 17:00 alle 19:30, nella location della Casa delle Culture di Squillace (Cz) in piazza Risorgimento dove parleremo del fenomeno de "L'albergo diffuso: teoria e pratica per un turismo sostenibile".

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Perché? Abbiamo notato che nel percorso fin qui avviato, fra i diversi temi affrontati, alcuni ricorrevano più frequentemente. Fra questi quello degli "alberghi diffusi", da qui l'idea di approfondirlo". Lo afferma il Portavoce del M5S alla Camera dei deputati Anna Laura Orrico.

Introdurrà i lavori il deputato Paolo Parentela mentre la deputata Anna Laura Orrico presenterà il progetto "Borghi in MoVimento". Seguirà l'intervento dell' Amministratore unico di Novelty Srls Antonio Pasquale e la parte laboratoriale affidata alla Project Manager di Borgo Slow Stefania Emmanuele.

"Comunità diventa, così, la parola e il concetto chiave intorno al quale si possono delineare una serie di azioni per ripensare le nostre contrade in un modo diverso rispetto a quanto fatto fino ad oggi.

Il paesino, in molte delle storie scoperte e raccontate nel primo ciclo di Borghi in MoVimento, si trasforma da sconfitta delle istituzioni centrali provocata dall'incapacità di rispondere alle dinamiche economiche, in un villaggio glocale che racconta sapori, tradizioni, patrimoni e nuove idee di lavoro attraverso il potere del web.

"I nostri borghi – dice Anna Laura Orrico- possono diventare luoghi preziosi di interscambio tra le comunità locali e i viaggiatori alla ricerca di esperienze uniche e relazioni. Si sperimentano nuove forme di ospitalità e nuovi stili di vita. Perché un turismo sostenibile è possibile. In tutto questo, da una parte ci sono delle comunità che devono essere riattivate fornendo loro strumenti per mettere in piedi iniziative di risveglio culturale ma anche economico e, dall'altro, c'è una politica che, partendo dal livello locale fino ad arrivare a quello nazionale, deve sostenere queste dinamiche di rinascita, metterle a sistema affinché dialoghino tra di loro e si possano contaminare.

E' fondamentale –continua la deputata del M5S- costruire rapporti non solo tra le persone che abitano i borghi ma anche tra i borghi stessi, in una sorta di continuo networking che permette di scambiarsi idee, risorse e competenze.

La politica ha il dovere di ascoltare i territori, sviluppare progetti di medio-lungo periodo per costruire la società di domani e non può farlo prescindendo dal considerare che il tessuto culturale e identitario del nostro Paese è fatto, proprio, di borghi.

Non bastano singoli bandi e finanziamenti a pioggia, ci vuole un confronto costante con chi opera al loro interno perché solo così si potranno costruire politiche e non modelli, progetti e non interventi spot".