Catanzaro, Fiorita contesta gestione degli impianti cittadini ad opera dell’amministrazione Abramo

"Tra i tanti problemi che purtroppo affliggono la città, quello dell'impiantistica sportiva potrebbe apparire, se non marginale, di certo affatto prioritario. Ma non è così, come ovvio, perché la pratica dello sport è sinonimo di gioco, divertimento, socializzazione, formazione, crescita emotiva e soprattutto salute, per centinaia di bambini e ragazzi catanzaresi e non solo. Senza dimenticare quanti si cimentano in una disciplina agonistica, in particolare i giovani, che magari nutrono legittime prospettive di carriera. Ecco spiegato il motivo per cui sono davvero tanti i genitori e i dirigenti e tecnici di società che si lamentano ogni giorno della situazione in cui versa il capoluogo sotto quest'aspetto. Un fatto grave, che non può passare inosservato, anche alla luce di quanto emerso nel corso dell'ultimo consiglio comunale. Un civico consesso in cui è peraltro emersa l'anomala concessione del PalaGreco". Ha esordito così, in modo caustico, il leader di Cambiavento Nicola Fiorita che riprendendo quanto affermato in assemblea lunedì scorso dal collega di Fare per Catanzaro Fabio Celia sul Palazzetto Geppe Greco, adiacente al Nicola Ceravolo, ha aspramente contestato la gestione degli impianti cittadini ad opera dell'Amministrazione Abramo. "Non si capisce – ha affermato – come vengano date in concessione, o forse dovrei dire si capisce benissimo in una certa ottica distorta, le strutture da parte degli uffici competenti. Basti pensare al pastrocchio del Palazzetto di Via Francesco Paglia. Una delle storiche case del nostro basket, che adesso almeno nelle sue massime espressioni ha trovato una sede nel PoliGiovino. Ma che non basta, perché la grande palestra situata dietro alla Curva Est dello stadio ha sempre rappresentato un punto di riferimento per tante generazioni di cestisti in erba e più maturi. Alcuni di questi peraltro ancora in attività, i quali non devono aver di sicuro gradito l'anomala procedura di concessione del 'loro' palazzo. Un'altra brutta pagina dunque scritta dalla Giunta in carica". Il J'accuse di Fiorita è circostanziato, ma comprende l'aspetto generale della delicata questione. "Non ho motivo – ha chiosato – per attaccare in via diretta sul piano politico e meno che mai personale l'assessore al ramo Domenico Cavallaro con il quale però avrei molto da discutere sotto il profilo tecnico.

--banner--

Mi spiace dirlo, ma da quando ricopre quel ruolo le risposte alla città sul versante dello sport sono inadeguate per non dire peggio. Forse persino suo malgrado, penso io. In merito, infatti, c'è il forte sospetto che il povero Cavallaro sia vittima di ragionamenti assai più grandi di lui. Una logica sempre calibrata sugli interessi di pochi fortunati, amici a cui si concedono privilegi o comunque corsie preferenziali a fronte di chi invece fa enorme fatica a praticare o insegnare una disciplina ai più giovani per la mancanza di luoghi idonei. Un elemento preoccupante – conclude il prof – su cui riflettere ed essere intransigenti per quanto ci riguarda. Stia comunque certo il sindaco Sergio Abramo e il resto del suo cerchio magico che sul punto, come su altri argomenti chiave, non gli faremo sconti. Mai".