Catanzaro, Polimeni a Bonn per la presentazione del progetto “Amare Eu”

Catanzaro in Europa con il progetto "Amare Eu", lanciato dalla Commissione europea per sviluppare approcci multiculturali alla resilienza urbana.

È stato il presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, a relazionare in lingua inglese all'evento di presentazione che si è tenuto questa mattina a Bonn, in Germania.

"Amare" è un programma destinato alle città europee di piccole e medie dimensioni (fino a 500mila abitanti), e Catanzaro è l'unico Comune italiano dei quattro centri pilota: l'olandese Rotterdam, la greca Eraklion e la macedone Skopje gli altri municipi partner che hanno vinto il bando della Commissione europea per implementare strumenti innovativi e a basso costo finalizzati a migliorare la resilienza urbana in una prospettiva multiculturale e inclusiva.

L'adesione al bando è stata portata avanti, su input del sindaco Sergio Abramo, dal dirigente comunale Antonio De Marco e dal capo di gabinetto Antonio Viapiana.

Nel corso del suo intervento, Polimeni ha sottolineato come l'inserimento di Catanzaro in "Amare" si collochi "all'interno di una strategia più complessiva mirata a consolidare l'azione di resilienza urbana alle trasformazioni sociali, economiche e naturali che stanno interessando tutte le aree urbane europee nella prospettiva di "Agenda Europa 2030", che pone al centro il tema della sostenibilità ambientale e urbana, il contrasto alle emissioni di gas nocivi e l'adattamento ai cambiamenti climatici, oltre all'attivazione dei necessari processi di prevenzione dei rischi naturali. La città di Catanzaro – ha aggiunto il presidente del Consiglio - è dunque impegnata a promuovere le necessarie forme di rigenerazione urbana, sia del centro storico che delle periferie urbane degradate, come "resilienza" ai cambiamenti urbani, sociali e naturali, e per ridare efficienza, sicurezza e vivibilità alla dimensione urbana attraverso una nuova sostenibilità".

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Polimeni ha dunque illustrato le caratteristiche del capoluogo calabrese, gli aspetti principali della vita degli abitanti di nazionalità straniera e della comunità Rom, le criticità connesse all'assetto idrogeologico e alla classificazione di tutto il territorio urbano, evidenziando come sia stato "attivato, proprio nell'ottica della resilienza urbana, un sistema organico di prevenzione di protezione civile comunale, che utilizza ovviamente il patrimonio di esperienza della Protezione Civile nazionale e regionale ed è basato su una forte presenza di organizzazioni di volontariato operanti sul territorio". Poi ha ripercorso i primi passi del progetto: "Èstato grazie allo scambio di opinioni ed esperienze con le città coinvolte in "Amare", che Catanzaro ha accettato il coinvolgimento in un'importante sperimentazione di strumenti e metodologie di resilienza urbana basata sul coinvolgimento delle comunità non-native nelle strategie della protezione civile, appunto in approccio multiculturale, che finora non è stato mai affrontato dal sistema organizzato locale della protezione civile".

"È in coerenza con l'approccio metodologico del progetto che le politiche di resilienza a Catanzaro devono rafforzare il coinvolgimento delle comunità degli immigrati e dei Rom, attraverso specifiche azioni nelle politiche di protezione dai rischi e di prevenzione con un ruolo attivo e protagonista delle organizzazioni di volontariato. Il progetto – ha concluso Polimeni – è molto importante sia per le azioni che ci consentirà di realizzare avvalendoci del know-how già sperimentato in altre realtà, ma anche perché contribuisce ad accrescere la credibilità di Catanzaro presso le istituzioni europee".