Ecco le prossime proiezioni del documentario “Kalavria, la Terra dei Greci di Calabria”

Dopo tre proiezioni (Gallicianò, Melito Porto Salvo e Bova), il documentario Kalavria, la terra dei greci di Calabria si appresta a sbarcare su nuovi lidi. Le prime tre proiezioni hanno riscosso un discreto successo, anche per via dei luoghi scelti, molto sensibili alla tematica della lingua greca di Calabria. A partire da venerdì prossimo comincia un tour de force che vedrà il documentario:

- all'Arena dello Stretto di Reggio Calabria, ospiti del Paleariza (24/8 - 20:30);

- all'Access Point di Roghudi Nuovo, all'interno del Grecanica film festival (25/8 - 20:45);

- presso il municipio di Sant'Eufemia d'Aspromonte, paese degli autori (26/8 – 20:30).

Il documentario è unicamente ambientato nell'Area grecofona calabrese e si sviluppa sulle interviste ad alcuni dei principali personaggi del mondo grecocalabro: Annunziato Squillaci presidente dell'Associazione Jalò tu Vùa; Carmelo Giuseppe Nucera, presidente del Circolo Apodiafazzi; Filippo Violi, linguista recentemente scomparso; Rossella Agostino, direttore Antiquarium e Parco "Archeoderi" di Bova marina; Salvatore Dieni, presidente del Circolo Delia; Pasquale Faenza, storico dell'arte e direttore del Museo Gerhard Rohlfs di Bova; Maria Teresa Rodriquez, direttrice biblioteca regionale universitaria "G. Longo" di Messina; Domenico Nucera, esperto di cultura e lingua grecocalabra; Bruno Stelitano, poeta ellenofono di Roghudi.

Kalavrìa, la terra dei greci di Calabria, si articola su sei capitoli (1. L'origine dei greci di Calabria 2. Bova, gioiello dell'Aspromonte 3. Amendolea e Roghudi 4. Grèko, un patrimonio da ereditare 5. Gallicianò 6. Franco Mosino). Si configura quindi sia come strumento di divulgazione culturale, mirando al riscatto sociale ed alla rivalorizzazione della nostra storia, sia come veicolo di promozione territoriale, in grado di attirare un certo interesse accademico e turistico, con l'auspicio che tutto ciò possa avere importanti risvolti economici per un'area senza dubbio da riscattare e rivalorizzare.

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A portare avanti il progetto due giovani calabresi che del presentare questo meraviglioso pezzo di Calabria al mondo ne hanno fatto una missione. Davide Carbone è un regista formatosi a Roma, nell'ambiente eclettico di Cinecittà, mentre Freedom Pentimalli è un linguista formatosi all'università La Sapienza. L'impiego di risorse umane "in loco" può fungere da esempio per altri e l'obiettivo primario è quello di sensibilizzare la popolazione calabrese per invitarla a farsi carico della propria storia e, quindi, del proprio futuro.