Azienda ospedaliera Cosenza, digitalizzati i documenti

L'archiviazione e la conservazione dei documentali in forma digitale è un processo fondamentale per garantire nel tempo l'integrità, la provenienza, la reperibilità dei documenti. Avere a disposizione documenti digitali aumenta la velocità dei processi di ricerca e reperimento e determina minori costi per le amministrazioni e per l'ambiente. Un vantaggio che è diventato obbligo da qualche anno, ma al quale ben poche amministrazioni pubbliche si sono attualmente adeguate. Circa il 30% in tutta Italia, pochissime nel Sud. Tra queste, da oggi, c'è l'azienda ospedaliera di Cosenza che grazie ad un accordo con il Laboratorio di Documentazione dell'Unical, può disporre di un archivio digitale completo, organizzato e indistruttibile.

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Oggi, nella sala stampa dell'Unical, sono stati presentati i risultati del progetto. Dopo i saluti del rettore, Gino Mirocle Crisci, che ha sottolineato l'importanza della collaborazione con le istituzioni territoriali, il professor Roberto Guarasci, responsabile del Laboratorio di Documentazione dell'Unical che ha curato l'intero progetto, sono intervenuti Achille Gentile, Direttore generale Ao Cosenza, Giancarlo Carci, direttore Ao e responsabile Conservazione digitale AO Cosenza e Giovanbattista Viotti, per TIM.
Oltre 15.000 fatture all'anno, 26.000 protocolli per circa 220.000 documenti, 1100 determine e 367 delibere. Sono questi gli enormi numeri di documenti che l'Azienda ospedaliera di Cosenza ha consegnato all'Università della Calabria affinché fossero ordinati e conservati in maniera digitale, grazie ad una convenzione operativa cofinanziata per la realizzazione del sistema di conservazione dei documenti digitali. Un accordo che, nonostante l'enorme mole di lavoro, si è concluso in appena un anno e mezzo dall'avvio del progetto. Un progetto imponente, iniziato operativamente nel gennaio del 2016 (la firma dell'accordo risale appena ad un mese prima), che oggi ha portato l'Azienda ospedaliera di Cosenza ad essere l'unica, in Calabria, ad essere in regola nei confronti del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del dicembre 2013, che prevede l'obbligatorietà della redazione in digitale di molte tipologie documentali, dai contratti alle fatture. Una norma di legge, ma non solo. Le amministrazioni pubbliche, infatti, continuando a lavorare solo con il cartaceo, registrano un alto livello di pericolo di dispersione degli originali, un problema che purtroppo è fortemente sottovalutato, come ha sottolineato il professor Roberto Guarasci. Oggi, a distanza di meno di due anni dalla stipula della convenzione, il sistema di Conservazione dei Documenti digitali dell'Azienda di Cosenza, realizzato con la collaborazione di TIM, è pienamente operativo e funzionante e rappresenta, finora, l'unico caso nel panorama sanitario della regione.