Fusione Corigliano-Rossano, Pc-Fgc: “Quale prospettiva per i ceti popolari?”

"Il giorno dopo il voto, il dato che più interessante che risalta agli occhi non è la vittoria del sì alla fusione nei due comuni, ma l'elevato tasso di astensione. Anche a Rossano, a maggioranza favorevole alla fusione, non hanno votato il 55% degli aventi diritto, mentre a Corigliano il dato sale al 67%.

Questi dati dimostrano come non vi sia stata una partecipazione di massa a questa decisione epocale, ma fra le masse popolari essa è passata nell'indifferenza generale, dimostrano come la classe politica, soprattutto quella coriglianese, non è in grado di ascoltare le esigenze delle masse, in una terra martoriata dalla disoccupazione e dal lavoro nero, di dare una risposta ad esse, dimostrano come questo referendum sia stato uno scontro prevalentemente interno alle classi medio-alto delle due città, ora pronto a spartirsi il bottino.

Le masse popolari di certo però non hanno votato non perché avessero capito che la fusione è nell'interesse dei padroni, ma perché non è stato fatto uno sforzo maggiore per coinvolgerle e soprattutto perché il grande assente nel dibattito della fusione è stato il tema del lavoro, trattato solo marginalmente dai comitati per il sì.

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La fusione non sarà la soluzione ai problemi della nostra terra, non saranno certo le grandi opere previste a risolvere questi problemi (ad esempio un unico ospedale per tutta la costa ionica non risolve i problemi della sanità, ma ne peggiora le condizioni, oppure il progetto dell'aeroporto che è pura speculazione negli interessi dei palazzinari e farà la fine di quelli di Reggio e Crotone), ma nemmeno la situazione precedente con i due comuni divisi sarebbe la soluzione, a causa dell'incapacità degli amministratori locali o di chi si candida a "rottamarli".

La soluzione dev'essere il ritorno delle masse popolari alla partecipazione politica, il rifiuto dei vincoli del patto di stabilità imposti dall'Unione Europea, ma soprattutto dev'essere una soluzione rivoluzionaria e nell'interesse delle masse popolari oppresse dai padroni sia coriglianesi che rossanesi con sfruttamento, miseria e lavoro in nero. Solo il ritorno alla lotta permetterà di ottenere un futuro migliore!". Lo afferma il fronte della Gioventù Comunista e il Partito comunista Federazione Cosenza.