Rischio scioglimento del Comune di Cassano allo Jonio, il sindaco alla Bindi: “Nostra coscienza è tranquilla”

BindiRosy500"Le ultime notizie riguardanti il Comune di Cassano Ionio e, relative alla possibilità dello scioglimento, lasciano sgomenti e provocano costernazione e preoccupazione". Lo afferma in una nota il sindaco di Cassano allo Ionio Giovanni Papasso dopo che ieri la presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi ha detto che ci sono "elementi che possono portare allo scioglimento". "Ho spiegato in tutte le sedi dove mi è stato possibile farlo - prosegue Papasso - quella che è stata, ed è, la vicenda relativamente alla Commissione d'accesso. Ho spiegato tutte le attività fatte per contrastare la criminalità organizzata e per azionare meccanismi di legalità e trasparenza. Non censuro nessuna dichiarazione, naturalmente, però ho diritto di replica. Ho chiesto alla presidente Bindi di essere audito dalla Commissione Antimafia per spiegare le mie ragioni, che poi sono quelle del popolo di Cassano. Continuo ad attendere di essere convocato. Intendo informare che tra le tante ditte che hanno svolto compiti e lavorato per il Comune solamente due o tre sono state, per quanto può essere a conoscenza del sottoscritto, attenzionate con interdittive. La ditta o le ditte, prima di essere interdette hanno avuto regolare certificazione antimafia rilasciata dalla Prefettura di Cosenza che possiamo esibire.

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Le stesse già avevano avuto rapporti con il Comune prima della mia elezione. Quando queste sono state interdette è stato tranciato ogni rapporto. Per quanto concerne la ditta che si è occupata della cura del verde, ha sempre avuto affidamenti dietro regolari gare d'appalto e con procedure aperte e/o a seguito di procedure negoziate precedute da pubblicazione on-line sul sito del Comune di manifestazione di interesse. Addirittura l'impresa ha sottoscritto, talvolta, con il Comune rigorosi patti d'integrità. Puntualmente le conclusioni di queste attività sono state comunicate in Prefettura senza riscontri negativi. La ditta si è regolarmente aggiudicata lavori anche durante la gestione commissariale. L'impresa in questione è stata raggiunta da interdittiva il 17 novembre scorso e gli uffici, su mia disposizione, hanno già attivato i meccanismi che la legge, a tal riguardo, prevede. Pertanto, è da ritenere che fino alla predetta data la stessa era perfettamente regolare". "Quindi - conclude Papasso - nessuna vicenda maleodorante ma il rispetto delle norme e delle leggi vigenti in uno stato di diritto. La nostra coscienza è assolutamente tranquilla e a testa alta andremo avanti nell'esclusivo interesse della città".