Cosenza, Bianca Rende (Pd): “Poca trasparenza e scarso tempismo del Comune nel costruire i servizi a favore delle donne”

"Se l'amministrazione Occhiuto - dice la consigliera Bianca Rende - avesse avuto nei confronti di questa possibilità importante di creare una rete di sostegno economico per madri lavoratrici, lo stesso interesse che mostra quando si tratta di accedere a finanziamenti per opere pubbliche, oggi non ci troveremmo in queste condizioni."

Infatti il comune di Cosenza in data 4/1/2018 ha pubblicato la manifestazione d'interesse relativa all'avviso pubblico "Reti Territoriali per la Conciliazione tra i Tempi di Vita e Lavoro", già approvato il 10/11/2017 dalla Regione Calabria e pubblicato addirittura il 15/11/2017. Con questa determina il comune di Cosenza, capofila, intendeva, sulla carta, coinvolgere tutti i soggetti aventi finalità istituzionali coerenti con il bando (associazioni di categoria, sindacati, soggetti del terzo settore e del volontariato, centri per l'impiego ecc. ecc.) con l'obiettivo di costituire un accordo territoriale di genere per favorire lo sviluppo di Reti Territoriali di Conciliazione finalizzate a promuovere un sistema integrato di azioni a supporto della partecipazione femminile al mercato del lavoro, attraverso la promozione e l'integrazione e articolazione degli interventi a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, sostenendo l'accesso ai servizi socio-educativi per i minori in favore delle donne e nuclei familiari con esigenze di cura.

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La consigliera Bianca Rende, già più di un mese fa si era premunita di sollecitare in Commissione la partecipazione del comune ed eventualmente conoscere come lo stesso intendesse partecipare.

"Duole purtroppo costatare – commenta Bianca Rende – che alla fine il dirigente convocato ha inteso pubblicare la manifestazione d'interesse solo in data 4 gennaio 2018. Considerato che il bando scadeva l'8 gennaio mi chiedo quali associazioni abbiano potuto partecipare in soli quattro giorni, senza nessuna promozione del bando? E ancora – incalza Bianca Rende - non ci si poteva attivare prima per consentire la partecipazione di un'ampia platea di associazioni tenendo conto che la scadenza regionale è il 15 gennaio? Non siamo riusciti a trovare tracce dell'avviso sul sito istituzionale e non comprendiamo come si sia arrivati a pubblicare all'ultimo momento. In attesa di risposte evidenziamo che questa è l'ennesima dimostrazione di come si gestiscono con superficialità le politiche per le donne rischiando di perdere un'opportunità importante per finanziare i servizi a loro favore. Per questo motivo chiediamo la proroga della scadenza per consentire la partecipazione di tutti i soggetti potenzialmente interessati".