Discarica di Celico (Cs), Comitato Ambientale Presila: "Il mostro si è svegliato"

"Alla fine siamo arrivati alla resa dei conti.
Pare siano iniziati i lavori di adeguamento impiantistico indicati nelle prescrizioni tecniche dalle Regione Calabria.

Da questa mattina mezzi e uomini sono all'opera per realizzare le infrastrutture accessorie che il Dipartimento Ambiente della Regione ha prescritto e indicato come propedeutiche e necessarie alla riapertura della discarica di Celico". Lo scrive in una nota il Comitato Ambientale Presila.

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"Dopo quasi otto mesi di aria pulita, dopo un'estate in cui siamo riusciti a respirare l'aria della nostra Sila a pieni polmoni, ci troviamo probabilmente vicino alla riapertura dell'impianto della MiGa Srl.

Dopo circa dieci anni di asfissia, e prima ancora che la battaglia giudiziaria in corso porti ad un esito, pare ci sia qualcuno che ha deciso per noi: torneremo a inalare i miasmi putrescenti delle discarica di Celico?

Il 28 febbraio 2018, potrebbe svolgersi l'udienza presso il TAR, più volte rinviata, per discutere il ricorso presentato dalla MiGa contro i dispositivi emessi dalla Regione Calabria che, per ora, impediscono il conferimento di qualsiasi tipo di rifiuto. Nella stessa data potrebbe discutersi il ricorso presentato tempo addietro dal Comune di Rovito e dal CAP, contro il rinnovo dell'autorizzazione a lavorare rilasciata alla Mi.Ga. nel 2014.

Abbiamo dimostrato che l'impianto per dieci anni ha operato non in conformità alla normativa vigente, abbiamo dimostrato che il ciclo regionale dei rifiuti non ha necessità di servirsi di una discarica privata per far fronte al deficit impiantistico, anche grazie al vertiginoso crescere delle percentuali di raccolta differenziata. Abbiamo dimostrato che è possibile sospendere i conferimenti e l'autorizzazione di un impianto con un evidente impatto ambientale e sulla salute collettiva.

Ora chi avrà il coraggio tecnico e/o politico di permettere la riapertura del mostro?
Com'è possibile riaprire un impianto che ha devastato il territorio senza un attento riesame dell'autorizzazione integrata ambientale soprattutto alla luce delle nuove normative e delle evidenti falle del precedente iter di valutazione d'impatto ambientale?

Allertiamo la popolazione tutta a tenersi pronta, ancora una volta, a difendere la nostra terra.
Noi continueremo a lavorare e vigilare sui tavoli tecnici e istituzionali, ma non ci tireremo indietro, mai, e se necessario torneremo nelle strade e nelle piazze, a ribadire che nessuno può e potrà più speculare sulle nostre vite devastando il territorio impunemente".