Dal 21 al 26 aprile prossimi Cosenza e provincia ospiterà la seconda edizione di “Feste delle Resistenze”

Dal 21 al 26 aprile prossimi Cosenza (e provincia) ospiterà la seconda edizione della Feste delle Resistenze, promossa e organizzata dal Comitato Prendocasa, dall'Anpi Provinciale di Cosenza "Paolo Cappello" e dalla costellazione di realtà facenti parte del progetto Casa Acquario. Come lo scorso anno, il tentativo è quello di creare momenti allargati di aggregazione, riflessione e festa sul significato, vecchio e nuovo, del termine "Resistenza". Un'iniziativa inclusiva che si vuole affermare all'interno del panorama cittadino, diventando una tradizione comunitaria. Il programma della festa è denso ed eterogeneo: si va dagli spettacoli teatrali alla lezione in piazza (quest'anno tenuta da Claudio Dionesalvi), dai momenti di convivialità a quelli musicali, dalle attività per famiglie e bambini alle staffette letterarie. Particolare significato, all'interno della programmazione, assumono la "Passeggiata Antifascista" che attraverserà i vecchi e nuovi luoghi della resistenza cosentina (martedì 24 aprile) e il pranzo sociale nell'ampio cortile dell'occupazione abitativa di Via Savoia (mercoledì 25 aprile). Inoltre, da sottolineare, che l'edizione di quest'anno è dedicata soprattutto all'encomiabile resistenza del popolo curdo, con cui ci sarà un momento di incontro a chiusura della giornata del 25 aprile, sempre presso l'occupazione di Via Savoia. La Festa delle Resistenze continua anche dopo l'anniversario della Liberazione, con iniziative previste in quel di Lungro e Paola, curate sempre dall'Anpi cosentino. Un fermento, quindi, che punta ad allargarsi, non solo nella città, ma anche in provincia. Il programma completo della festa sarà presentato ufficialmente sabato 21 aprile alle ore 17.30 presso la hall dell'Hotel Centrale Occupato (accanto Viale Parco). Sarà anche l'occasione per presentare ufficialmente la prima "Mappa Antifascista", promossa dall'Anpi e sostenuta dalle altre realtà organizzatrici, che raccoglie alcuni dei più significativi luoghi, passati e presenti, della resistenza cosentina.

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